Esempio 1.1 – Pagamento di interessi nell’ambito di un ibrido azionario/obbligazionario

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo (una società residente nel paese A) possiede l’intera partecipazione in BCo (una società residente nel paese B). ACo presta denaro a BCo. Il prestito è fruttifero di un interesse a tasso di mercato pagabile posticipatamente ogni 6 mesi. Il pagamento degli interessi e del capitale nell’ambito del prestito sono subordinati al pagamento dei creditori ordinari di BCo e può essere sospeso nel caso in cui BCo non soddisfi determinati requisiti di solvibilità.

2. Il prestito viene considerato come strumento di debito in base alle leggi del paese B ma come strumento di capitale (ossia come un’azione) in base alle leggi del paese A e gli interessi pagati sul prestito sono trattati come oneri deducibili ai sensi della legge del paese B ma come dividendi secondo la legge del paese A. Il paese A esonera i dividendi pagati da una società estera se l’azionista residente detiene più del 10% delle azioni della società nel periodo di dodici mesi immediatamente precedente al pagamento del dividendo.

Domanda

3. Se i pagamenti di interessi rientrano nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura è necessaria una rettifica conformemente a tale regola.

Risposta

4. Se il paese A applica la Raccomandazione 2.1 per negare ad ACo il beneficio dell’esenzione fiscale per un dividendo deducibile, non si verificherà alcuna disallineamento ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi.

5. Se il paese A non applica la Raccomandazione 2.1, il pagamento degli interessi darà origine ad un disallineamento da ibridi nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e il paese B dovrebbe negare a BCo la deduzione per gli interessi pagati ad ACo. Se il paese B non applica la regola raccomandata, allora il paese A dovrebbe trattare i pagamenti degli interessi come reddito ordinario.

Analisi

La raccomandazione 2.1 si applica per negare ACo il beneficio dell’esenzione del dividendo per il pagamento

6. La raccomandazione 2.1 stabilisce che l’esenzione per il dividendo, concessa dalla giurisdizione del beneficiario come rimedio alla doppia imposizione, non dovrebbe applicarsi ai pagamenti deducibili dal pagatore. Poiché, in questo caso, l’intero pagamento di interessi è deducibile in base alla legge del paese B, l’intero importo del pagamento degli interessi dovrebbe essere considerata non qualificabile per l’esenzione in base alla legge del paese A.

7. Se l’esenzione del dividendo nel paese A non si estende ai dividendi deducibili, non si verificherà alcuna disallineamento ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi. Determinare se un pagamento dia luogo ad un risultato di D/NI richiede una corretta considerazione della qualificazione del pagamento e del suo trattamento fiscale in entrambe le giurisdizioni. Ciò includerà l’effetto di qualsiasi regola nel paese A, in linea con la Raccomandazione 2.1, che esclude i dividendi deducibili dal beneficio di un’esenzione fiscale.

Se il paese A non applica la Raccomandazione 2.1, il pagamento darà luogo ad un disallineamento da ibridi che rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi

8. Assumendo che il paese A non abbia implementato la Raccomandazione 2.1 e l’esenzione per il dividendo continua ad essere applicata nel paese A, il pagamento degli interessi darà luogo ad un risultato di D/NI, che può essere attribuito alle differenze nel trattamento fiscale del prestito subordinato[1] ai sensi della leggi del paese A e del paese B.

9. Il prestito subordinato soddisfa la definizione di “strumento finanziario” in base alla Raccomandazione 1 perché è qualificato e tassato come strumento di debito nel paese B e come strumento di capitale nel paese A.

10. ACo e BCo sono anche parti correlate (ACo possiede il 100% di BCo) in modo che lo strumento finanziario ibrido rientri nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi. Si noti che, poiché ACo e BCo sono parti correlate, le circostanze in cui le parti stipulano lo strumento finanziario non pregiudicano l’applicazione della Raccomandazione 1. Se, ad esempio, il prestito subordinato fosse stato acquistato da ACo da una parte non correlata in una transazione non collegata, il disallineamento nei risultati fiscali del prestito sarebbe comunque considerato come un disallineamento da ibridi tra parti correlate ai fini della Raccomandazione 1.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

11. Il paese B dovrebbe negare la deduzione nella misura in cui il pagamento degli interessi non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A. L’aggiustamento è limitato a neutralizzare il disallineamento nei risultati fiscali. La Raccomandazione 1 non richiede, ad esempio, che il paese B modifichi la qualificazione fiscale del pagamento al fine di allinearlo con i risultati fiscali della giurisdizione del beneficiario trattandolo come dividendo a fini fiscali.

Regola difensiva – Richiedere che i redditi siano inclusi nella giurisdizione del beneficiario

12. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, allora il paese A dovrebbe trattare il reddito deducibile come reddito ordinario. Come per la raccomandazione primaria, l’aggiustamento richiesto dalla regola difensiva è limitato a neutralizzare il disallineamento nei risultati fiscali e non richiede che il paese A riqualifichi il prestito come finanziamento o tratti il pagamento come interessi ai fini fiscali.

Note

[1] Con tale termine si intendono i prestiti assistiti, fin dall’atto della stipulazione, della c.d. clausola di subordinazione: in caso di liquidazione o di procedura concorsuale, il rimborso del capitale è condizionato all’integrale soddisfacimento di tutti gli altri creditori non egualmente subordinati.

Esempio 1.2 – Pagamento di interessi nell’ambito di un ibrido azionario/obbligazionario qualificato per l’esenzione parziale

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.1 tranne per il fatto che il paese A prevede un’esenzione fiscale parziale per i dividendi stranieri pagati da un’entità estera controllata. Di seguito è riportata una tabella che riassume il trattamento fiscale dello strumento. In questa tabella si presume che BCo abbia 100 di reddito per il periodo e fa un pagamento di 50 a ACo. ACo non ha altro reddito per il periodo che non derivi dal pagamento sotto il prestito subordinato. L’aliquota fiscale delle società in entrambi i paesi è del 30%.

2. In base alla legge del paese B, il pagamento a ACo è considerato un importo deducibile, il che significa che il reddito imponibile di BCo è pari al suo utile netto prima delle imposte. Secondo la legge del paese A, tuttavia, il pagamento è considerato come un dividendo e ACo ha diritto ad un’esenzione fiscale per il 90% del pagamento ricevuto. L’effetto netto di tale differenza nella qualificazione dello strumento ai fini fiscali può essere illustrato confrontandolo con il trattamento fiscale di un interesse ordinario o di pagamento del dividendo in base alle leggi del paese A e B.

3. Questo confronto indica che il beneficio fiscale netto per le parti dell’accordo nell’effettuare un pagamento nell’ambito del prestito subordinato è compreso tra 13,5 e 15 (a seconda che il pagamento sia considerato a titolo di dividendo o di interessi).

Domanda

4. Se il trattamento fiscale dei pagamenti del prestito subordinato rientri nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura è necessaria una rettifica a norma di tale regola.

Risposta

5. Il pagamento del prestito subordinato darà luogo ad un disallineamento nei risultati fiscali, a meno che nel paese A non venga applicata la Raccomandazione 2.1 per impedire a ACo di fruire del beneficio di un’esenzione parziale sui dividendi per un pagamento deducibile.

6. Il paese B dovrebbe negare a BCo una deduzione per una parte degli interessi dovuti nell’ambito del prestito subordinato pari all’importo totalmente esente da imposte secondo la legge del paese A. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, il paese A deve trattare l’intero pagamento come reddito ordinario.

Analisi

Se il paese A non applica la Raccomandazione 2.1, il pagamento darà luogo ad un disallineamento da ibridi

7. Assumendo che il paese A non abbia attuato la Raccomandazione 2.1 per impedire a ACo di fruire del beneficio dell’esenzione parziale, il pagamento porterà ad un disallineamento nei risultati fiscali. Questo disallineamento è imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento perché è imputabile a una differenza nel modo in cui il prestito è qualificato dalle leggi del paese A e del paese B.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

8. La raccomandazione primaria secondo la regola degli strumenti finanziari ibridi è che il paese B neghi la deduzione nella misura in cui dia origine ad un risultato di D/NI. L’effetto dell’adeguamento dovrebbe essere quello di allineare il trattamento fiscale dei pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento in modo che gli importi trattati come oneri finanziari nella giurisdizione del pagatore siano limitati agli importi tassati ad aliquota ordinaria nella giurisdizione del beneficiario. L’aggiustamento dovrebbe portare ad un risultato proporzionato che minimizzi il rischio di doppia imposizione. Ciò può essere ottenuto solo negando al pagatore la deduzione di quella parte del pagamento di interessi che è effettivamente esente da imposte nella giurisdizione del beneficiario. Poiché il 10% del pagamento versato ad ACo viene tassato all’aliquota ordinaria marginale di ACo, BCo può continuare a dedurre una parte equivalente del pagamento di interessi in base alla legge del paese B. Di seguito viene riportata una tabella che indica l’importo dell’aggiustamento richiesto.

9. In base alla legge del paese B, la deduzione è negata nella misura in cui il pagamento è considerato esente nel paese A. Poiché l’esenzione concessa nel paese A si estende solamente al 90% del pagamento versato nell’ambito dello strumento, la regola degli strumenti finanziari ibridi permette ancora a BCo di dedurre il 10% del pagamento versato ad ACo. L’aggiustamento ha l’effetto netto di sottoporre a tassazione un importo sufficiente di reddito, in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario, per garantire che tutto il reddito nell’ambito del contratto sia soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria del contribuente.

Regola difensiva – Richiedere che i redditi siano inclusi nella giurisdizione del beneficiario

10. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, ACo dovrebbe trattare l’intero importo del pagamento deducibile come reddito ordinario in base alla legge del paese A. Di seguito viene riportata una tabella che indica l’importo dell’aggiustamento richiesto.

11. Secondo la legge del paese A, l’intero importo del pagamento è considerato reddito ordinario e soggetto a imposta all’aliquota ordinaria marginale del contribuente. Come per l’aggiustamento effettuato in base alla raccomandazione primaria, questo ha l’effetto netto di sottoporre ad imposizione la totalità dell’importo in base all’ordinamento giuridico della giurisdizione del pagatore e del beneficiario e, poiché le aliquote fiscali nei paesi A e B sono identiche, produce lo stesso risultato fiscale netto dell’aggiustamento operato in base alla regola primaria.

Esempio 1.3 – Pagamento di interessi nell’ambito di un ibrido azionario/obbligazionario soggetto ad aliquota fiscale ridotta

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.1, tranne per il fatto che gli importi che sono classificati come dividendi ai sensi della legge del paese A sono soggetti ad imposta ad un’aliquota ridotta. Di seguito è riportata una tabella che riepiloga il trattamento fiscale del pagamento degli interessi in base alle leggi del paese A e del paese B.

2. In questa tabella si suppone che BCo abbia un reddito di 100 per il periodo e versa un importo di 40 nell’ambito del prestito subordinato. ACo non ha altro reddito per il periodo che non derivi dal versamento del prestito. L’aliquota dell’imposta sulle società è del 20% nel paese B e del 40% nel paese A, ma il paese A tassa i dividendi al 10% dell’aliquota ordinaria (vale a dire il 4%).

3. In base alla legge del paese B, il pagamento a ACo è considerato come pagamento di interessi deducibili, il che significa che il reddito imponibile e l’utile netto prima delle imposte di BCo sono uguali. Tuttavia, in base alla legge del paese A, il pagamento viene considerato come un dividendo. ACo è soggetta ad un’aliquota ridotta di tassazione sul dividendo percepito (4%), che lascia ad ACo un reddito dopo le imposte di 38,4. L’effetto netto di tale differenza nella qualificazione dello strumento ai fini fiscali può essere illustrato confrontandolo con il trattamento fiscale di un interesse ordinario o di pagamento del dividendo in base alle leggi del paese A e B.

4. Questo confronto indica che il beneficio fiscale netto per le parti dell’accordo nell’effettuare un pagamento nell’ambito del prestito subordinato è compreso tra 8 e 14,4 (a seconda che il pagamento sia considerato a titolo di dividendo o di interessi).

Domanda

5. Se il trattamento fiscale dei pagamenti nell’ambito del prestito subordinato rientri nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura sia necessaria una rettifica a norma di tale regola.

Risposta

6. Non si verificherà alcun disallineamento ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi (e pertanto non sarà richiesta alcuna rettifica in base a tale regola) se l’aliquota d’imposta ridotta applicabile al pagamento nell’ambito del prestito subordinato è la stessa aliquota applicabile al reddito ordinario che ACo potrebbe ritrarre da qualsiasi tipo di strumento finanziario.

7. Tuttavia, supponendo che l’aliquota ridotta nel paese A sia inferiore all’aliquota ordinaria applicabile ad altri tipi di reddito derivanti da uno strumento finanziario, a meno che nel paese A non venga applicata la Raccomandazione 2.1 per evitare che ACo fruisca del beneficio dell’aliquota ridotta per i dividendi, il pagamento nell’ambito del prestito subordinato darà luogo ad un disallineamento nei risultati fiscali. Il disallineamento sarà un disallineamento da ibridi in quanto è imputabile al modo in cui il prestito subordinato è qualificato dalle leggi del paese A e del paese B.

8. Il paese B dovrebbe pertanto negare a BCo la deduzione di una parte dell’interesse pagabile nell’ambito del prestito subordinato. L’ammontare che rimane qualificato per la deduzione deve essere uguale all’ammontare del reddito effettivamente soggetto a imposta ad aliquota ordinaria nella giurisdizione del beneficiario. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, il paese A deve trattare l’intero pagamento come reddito ordinario soggetto a imposta ad aliquota ordinaria.

Analisi

Un pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario non darà luogo ad un disallineamento se il pagamento è soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria marginale di ACo

9. Con reddito ordinario si intende un “reddito soggetto a imposta all’aliquota ordinaria marginale del contribuente e che non beneficia di alcuna esenzione, esclusione, credito o altro sollievo fiscale applicabile a determinate categorie di pagamenti”. Di conseguenza, il pagamento del prestito subordinato non darà luogo ad un disallineamento nel trattamento fiscale se il pagamento è soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria marginale di ACo.

10. Nel contesto della regola degli strumenti finanziari ibridi, l’aliquota ordinaria marginale di ACo è l’aliquota d’imposta alla quale ci si aspetta che ACo dovrebbe sottoporre il reddito ordinario derivante da uno strumento finanziario. Non si verificherà un disallineamento, ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi, semplicemente perché il paese A dispone un’aliquota inferiore rispetto ad altri tipi di reddito per il reddito derivante da strumenti finanziari.

11. Se, pertanto, l’aliquota ridotta applicabile al pagamento del prestito subordinato si applicherebbe a tutti i pagamenti di reddito ordinario nell’ambito di uno strumento finanziario, allora non si verificherà un disallineamento ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi e non sarà necessaria alcuna rettifica al trattamento fiscale del pagamento in base alle leggi del paese A o B.

12. Tuttavia, se l’aliquota ridotta del 4% si applica solo ai dividendi, supponendo che il paese A non abbia implementato la Raccomandazione 2.1 per impedire ad ACo di fruire del beneficio dell’aliquota ridotta, il pagamento porterà ad un disallineamento nei risultati fiscali che è imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

13. La raccomandazione primaria secondo la regola degli strumenti finanziari ibridi è che il paese B neghi la deduzione nella misura in cui dia origine ad un risultato di D/NI. Questo può essere ottenuto negando la deduzione per la parte di pagamento degli interessi fino all’importo effettivamente esentato da tassazione nella giurisdizione del beneficiario. A causa dell’aliquota ridotta nel paese A, solo il 10% del pagamento versato ad ACo viene effettivamente tassato ad aliquota ordinaria e la deduzione di BCo dovrebbe essere limitata ad un importo corrispondente. Di seguito viene riportata una tabella che mostra l’importo dell’aggiustamento richiesto.

14. Il paese B dovrebbe negare la deduzione del 90% del pagamento effettuato nell’ambito dello strumento in quanto l’aliquota ridotta di tassazione è sufficiente a coprire solo il 10% del pagamento soggetto all’aliquota ordinaria di tassazione per le imprese. Questo aggiustamento ha l’effetto netto di sottoporre a tassazione un importo sufficiente di reddito, in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario, per garantire che tutto il reddito nell’ambito del contratto sia soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria del contribuente.

Regola difensiva – Richiedere che i redditi siano inclusi nella giurisdizione del beneficiario

15. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, ACo dovrebbe trattare l’intero importo del pagamento deducibile come reddito ordinario in base alla legge del paese A. Di seguito viene riportata una tabella che indica l’importo dell’aggiustamento richiesto.

16. Secondo la legge del paese A, l’intero importo del pagamento è considerato reddito ordinario e soggetto ad imposizione ad aliquota ordinaria marginale del contribuente (40%). L’aggiustamento ha l’effetto netto di portare a tassazione un importo di reddito sufficiente, in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario, ad assicurare che tutto il reddito nell’ambito del contratto sia soggetti ad imposizione ad aliquota ordinaria marginale del contribuente in ciascuna giurisdizione.

17. Le differenze tra le passività fiscali complessive aggregate nell’ambito della regola primaria e secondaria sono spiegate con riferimento ai diversi importi di reddito soggetti a tassazione in ciascuna giurisdizione in base alla regola e alla differenza di aliquota fiscale tra la giurisdizione del pagatore e la giurisdizione del beneficiario.

Esempio 1.4 – Pagamento di interessi qualificato per un credito d’imposta sottostante

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.1, salvo che il rimedio fiscale concesso dal paese A ha la forma di un credito d’imposta per le relative imposte estere pagate dalla sua controllata nel paese B. Il credito viene concesso in proporzione all’ammontare dell’utile ante-imposte che viene distribuito all’azionista sotto forma di dividendo. Di seguito è riportata una tabella che riepiloga il trattamento di un pagamento in base alle leggi del paese A e del paese B. In questa tabella si assume che BCo abbia un reddito di 100 per il periodo. BCo effettua un pagamento di 40 a ACo nel’ambito del prestito subordinato. ACo non ha altri redditi per il periodo. L’aliquota dell’imposta sulle società nel paese B è del 20% e nel paese A è pari al 35%.

2. In base alla legge del paese B, il pagamento ad ACo è trattato come un interesse deducibile, il che significa che il reddito imponibile di BCo è pari al suo utile netto prima delle imposte. Secondo la legge del paese A, tuttavia, il pagamento è trattato come un dividendo e ACo ha diritto ad un credito d’imposta estero per la relativa imposta estera pagata sul dividendo da BCo. La formula per determinare l’importo del credito concesso in base alla legge del paese A per le imposte estere può essere espressa come segue:

Supponendo che BCo non abbia altri utili pregressi e non abbia mai effettuato alcuna distribuzione, la formula semplificata su indicata produce un credito d’imposta estero relativo pari a 4,8 (= 12 x 40:100) lasciando ACo con una imposta totale da pagare nel paese A di 9,2.

3. Si noti che questa formula per il calcolo delle imposte straniere è stata semplificata allo scopo di dimostrare l’effetto della regola degli strumenti finanziari ibridi nel contesto di un dividendo che si qualifica per un credito per imposte estere relative. In pratica, l’importo della relativa imposta estera pagata sulle distribuzioni di utili pregressi può essere calcolato più accuratamente determinando l’importo storico delle imposte versate sui profitti pregressi dopo le imposte di BCo. La giurisdizione che concede il credito tratterà il dividendo come distribuito per l’ammontare al lordo del credito d’imposta estero collegato al dividendo e può operare un sistema di aggregazione del credito d’imposta che tenga traccia degli utili pregressi di ciascuna controllata e dell’importo dell’imposta pagata su quei profitti e tratti i crediti d’imposta esteri collegati a dividendi pregressi in modo che riducano la disponibilità di crediti fiscali esteri.

4. L’effetto netto della differenza nella qualificazione del pagamento effettuato nell’ambito dello strumento può essere illustrato confrontandolo con il trattamento fiscale di un interesse ordinario o di pagamento di dividendi in base alle leggi del paese A e B. Tale confronto mostra che il beneficio fiscale per le parti nell’effettuare un pagamento nell’ambito del prestito subordinato è pari a 4,8.

5. In teoria, poiché un credito per le imposte estere sottostanti impone solo l’imposta incrementale sul profitto distribuito, l’onere fiscale complessivo dovuto a un dividendo e un pagamento di interessi è lo stesso, indipendentemente dalla differenza tra le aliquote d’imposta tra la giurisdizione del pagatore e la giurisdizione del beneficiario. Di conseguenza, in questo esempio semplificato, i profitti complessivi di ACo e BCo non sono influenzati dal fatto che il pagamento sia caratterizzato come dividendo o come interessi. In pratica, però, le differenze nel modo in cui la giurisdizione del pagatore e la giurisdizione del beneficiario calcolano il reddito fiscale ed i crediti fiscali esteri e le restrizioni all’utilizzazione dei crediti fiscali nella giurisdizione del beneficiario avranno un impatto sull’importo dell’imposta versata sul dividendo nella giurisdizione del beneficiario (e quindi sull’identità del trattamento fiscale tra i dividendi e gli interessi) in modo molto simile a quello previsto nell’ambito dell’esenzione parziale o di un regime con aliquote ridotte.

Domanda

6. Se il trattamento fiscale dei pagamenti del prestito subordinato rientri nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, quali sono le rettifiche previste nell’ambito della regola.

Risposta

7. Se il paese A applica la Raccomandazione 2.1 per negare a ACo il beneficio del credito d’imposta per un dividendo deducibile, non si verificherà un disallineamento ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi.

8. Se il paese A non applica la Raccomandazione 2.1, il pagamento nell’ambito del prestito subordinato darà luogo ad un disallineamento nei risultati fiscali nella misura in cui il credito copre il dividendo dall’imposta in base alle leggi del paese A.

9. Il paese B dovrebbe negare a BCo la deduzione di una parte degli interessi pagati nell’ambito del prestito subordinato. L’ammontare che resta ammissibile in deduzione a seguito dell’adeguamento dovrebbe corrispondere all’ammontare del reddito che sarà effettivamente soggetto ad imposizione ad aliquota ordinaria marginale nella giurisdizione del beneficiario dopo l’applicazione del credito d’imposta.

10. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, la giurisdizione di ACo dovrebbe trattare l’intero pagamento come reddito ordinario secondo la regola difensiva e negare ad ACo il beneficio di qualsiasi credito d’imposta.

Analisi

Si applica la Raccomandazione 2.1 per negare ad ACo il beneficio del credito d’imposta

11. I crediti, come quelli concessi dal paese A, destinati ad alleviare il beneficiario dalla doppia imposizione economica dei redditi da dividendi, rientrano nella raccomandazione 2.1. Tale raccomandazione afferma che le giurisdizioni dovrebbero considerare la negazione del beneficio di tale sollievo da doppia imposizione fiscale nel caso di pagamenti deducibili dal pagatore. Di conseguenza, nessuna parte del pagamento degli interessi dovrebbe essere considerata qualificata per un credito per le relative imposte estere nella giurisdizione del beneficiario quando tale pagamento è deducibile in base alle leggi della giurisdizione del pagatore. Se il paese A mantiene un sistema di aggregazione per i crediti fiscali esteri, qualunque credito che viene negato nell’applicazione della regola difensiva dovrebbe essere mantenuto nell’aggregato.

12. La determinazione se un pagamento dia origine ad un risultato di D/NI richiede una corretta considerazione della qualificazione del pagamento e del suo trattamento fiscale in entrambe le giurisdizioni. Ciò includerà l’effetto di qualsiasi regola nel paese A, in linea con la Raccomandazione 2.1, che escluda i dividendi deducibili dal beneficio di un sollievo alla doppia imposizione. Pertanto, se il paese A non concede il beneficio del credito d’imposta estero per i dividendi versati da BCo, poiché tali dividendi sono deducibili in base alla legge del paese B, non si verificherà alcun disallineamento ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Un pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario dà origine ad un disallineamento da ibridi

13. Sul presupposto che il paese A non abbia attuato le restrizioni sui rimedi per la doppia imposizione ai sensi della Raccomandazione 2.1, i pagamenti di interessi nell’ambito del prestito subordinato daranno luogo ad un risultato di D/NI poiché i pagamenti sono deducibili ai sensi delle leggi del paese B e non sono inclusi nel reddito ordinario nella giurisdizione del beneficiario (poiché tali pagamenti beneficiano di un credito previsto dalla legge del paese A). Questo disallineamento sarà un disallineamento da ibridi perché il trattamento fiscale nel paese A che dà origine all’esito di D/NI è attribuibile ad una differenza nella qualificazione del prestito in base alle leggi del paese A e del paese B.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

14. La raccomandazione primaria secondo la regola degli strumenti finanziari ibridi è che il paese B neghi la deduzione per un pagamento nella misura in cui dia origine ad un risultato di D/NI. L’effetto dell’aggiustamento dovrebbe essere quello di allineare il trattamento fiscale dei pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento in modo che gli importi trattati come interesse passivo nella giurisdizione dei pagatori non superino gli importi che sono tassati come reddito ordinario nella giurisdizione del beneficiario. L’aggiustamento dovrebbe portare ad un risultato proporzionato e ridurre al minimo il rischio di doppia imposizione.

15. Questo può essere ottenuto negando la deduzione per il pagamento degli interessi nella misura in cui tale pagamento è completamente coperto dalle imposte secondo le leggi del paese A. Del pagamento versato ad ACo, il 65,7% (ossia 9,2:14) viene tassato ad aliquota ordinaria nel paese A e il paese B dovrebbe consentire di dedurre una parte simile del pagamento degli interessi. Nella tabella successiva viene riportato l’effetto di questo aggiustamento.

16. In base alla legge del paese B, la deduzione è negata nella misura in cui il pagamento non è soggetto ad imposta ad aliquota ordinaria marginale nella giurisdizione del beneficiario. La passività fiscale di ACo è pari a 9,20, che all’aliquota del 35% indica che 26,29 (cioè 9,2:0,35) del pagamento è imponibile come reddito ordinario nel paese A.

17. L’aggiustamento ha l’effetto netto di sottoporre a tassazione un importo sufficiente di reddito, in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario, per garantire che tutto il reddito nell’ambito del contratto sia soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria del contribuente. Mentre l’aggiustamento comporta una riduzione dell’aliquota fiscale effettiva complessiva dell’operazione rispetto a quella che sarebbe stata applicata in base ad un normale dividendo, questo è spiegato con riferimento ai diversi importi del reddito da prendere in considerazione ai fini fiscali e alle differenze di aliquota fiscale tra la giurisdizione del pagatore e la giurisdizione del beneficiario.

18. In questo esempio semplificato si presume che l’effetto dell’incremento della tassazione nel paese B, derivante dall’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi, non venga preso in considerazione ai fini del calcolo dell’importo del credito d’imposta nel paese A. Questo può essere dovuto al fatto che il paese A vieta espressamente il credito delle maggiori imposte estere derivanti dall’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi o perché, in pratica, l’aumento delle imposte incrementali non ha un impatto significativo sull’ammontare del pagamento portati a tassazione come reddito ordinario nel paese A.

Regola difensiva – Richiedere che i redditi siano inclusi nella giurisdizione del beneficiario

19. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, il paese A deve trattare l’intero importo del pagamento deducibile come reddito ordinario e negare ad ACo il beneficio del credito d’imposta estero. Di seguito viene riportata una tabella che indica l’importo dell’aggiustamento richiesto.

20. In base alla legge del paese A, l’intero importo del pagamento è considerato reddito ordinario e soggetto ad imposta all’aliquota ordinaria marginale del contribuente senza la concessione di un credito per le relative imposte estere. L’aggiustamento ha l’effetto netto di sottoporre a tassazione un importo sufficiente di reddito, in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario, per garantire che tutto il reddito nell’ambito del contratto sia soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria del contribuente. Per quanto riguarda l’aggiustamento di cui alla Raccomandazione 2.1, il paese A dovrebbe trattare qualunque credito che sia negato nell’applicazione della regola difensiva come lasciato nell’aggregato e disponibile per l’utilizzo in un tempo successivo.

Esempio 1.5 – Pagamento di interessi ad una persona esente

Fatti

1. In questo esempio i fatti sono gli stessi dell’Esempio 1.1, salvo che entrambe le giurisdizioni considerano il prestito subordinato come un strumento di debito. ACo è un fondo sovrano ai sensi dalla legge del paese A, che è esente da imposta su tutti i redditi. ACo non è quindi imponibile sul pagamento degli interessi.

Domanda

2. Se il trattamento fiscale dei pagamenti del prestito subordinato rientri nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, quali aggiustamenti sono necessari ai sensi della regola.

Risposta

3. Il pagamento degli interessi del prestito dà origine ad un disallineamento nei risultati fiscali in quanto è deducibile ai sensi della legge del paese B, ma non è incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese A. Tuttavia, questo risultato di D/NI non sarà trattato come un disallineamento da ibridi a meno che non possa essere attribuito alle condizioni contrattuali dello strumento.

4. Se il disallineamento nei risultati fiscali non sarebbe avvenuto se l’interesse fosse stato pagato a un contribuente con status ordinario, il disallineamento sarà esclusivamente imputabile allo status di ACo come entità esente da imposta e non può essere imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento stesso. In tal caso, il disallineamento nei risultati fiscali non sarà catturato dalla regola degli strumenti finanziari ibridi. Se le condizioni contrattuali dello strumento sarebbero state sufficienti da sole per comportare un disallineamento nei risultati fiscali (vale a dire che il pagamento non sarebbe stato incluso nel reddito anche se fosse stato reso ad un contribuente con status ordinario), allora il disallineamento sarà considerato un disallineamento da ibrido e soggette ad aggiustamenti in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

5. Mentre l’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi potrebbe comportare la negazione di una deduzione ai sensi della legge del paese B, l’applicazione della regola secondaria nel paese A non comporterà alcuna passività fiscale supplementare per ACo perché ACo non è un soggetto imponibile ai sensi della legge della sua giurisdizione.

Analisi

Un pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario può dare origine ad un disallineamento da ibridi

6. il disallineamento nei risultati fiscali nell’ambito dello strumento sarà trattato come un disallineamento da ibridi quando il risultato è attribuibile al trattamento fiscale dello strumento, piuttosto che al trattamento fiscale dell’entità che riceve il pagamento o alle circostanze in cui lo strumento è detenuto. Nei fatti di questo esempio, l’esenzione è più probabile che sia attribuibile allo status di ACo come entità esente da imposta, tuttavia, se i termini dello strumento sarebbero stati sufficienti da soli a produrre un risultato di D/NI, allora il disallineamento dovrebbe essere considerata come una “disallineamento da ibridi” ai sensi di queste raccomandazioni.

7. La linee guida alla Raccomandazione 1 sottolineano che un modo per verificare se un disallineamento sia imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento è chiedersi se lo stesso disallineamento avrebbe avuto luogo tra contribuenti di status ordinario. Il test esamina quale sarebbe stato il trattamento fiscale dello strumento se sia il pagatore che il beneficiario fossero stati contribuenti residenti a status ordinario che avrebbero calcolato i propri redditi e spese secondo le regole applicabili a tutti i contribuenti dello stesso tipo. Se il pagamento dell’interesse non sarebbe stato considerato come reddito ordinario in base a tale esame, il disallineamento dovrebbe essere considerato come attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento e potenzialmente soggetto ad aggiustamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

8. Nel caso in cui il disallineamento sia determinato come una disallineamento da ibridi, il paese B dovrebbe applicare la raccomandazione primaria per negare a BCo la deduzione per il pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario ibrido nella misura di tale disallineamento. Questa deduzione sarebbe negata nonostante il risultato di D/NI sarebbe sorto se lo strumento non fosse stato uno strumento finanziario ibrido.

Regola difensiva – Richiedere che i redditi siano inclusi nella giurisdizione del beneficiario

9. Anche se il paese A dovrebbe considerare il prestito come strumento finanziario ibrido, l’applicazione della regola difensiva non avrà alcun impatto fiscale su ACo. Anche se, in teoria, ACo dovrebbe considerare i pagamenti degli interessi come “reddito ordinario”, questo non comporterà alcuna passività fiscale aggiuntiva per ACo in quanto ACo è esente da imposta su tutti i redditi.

Esempio 1.6 – Pagamento di interessi ad una persona residente in una giurisdizione senza tassazione

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.1, ad eccezione del fatto che il paese A (la giurisdizione sotto la quale ACo è stabilito) non dispone di un sistema tributario per le società e ACo non ha una presenza imponibile in nessun’altra giurisdizione. ACo non è pertanto soggetta a tassazione in alcuna giurisdizione sui pagamenti di interessi nell’ambito del prestito subordinato.

Domanda

2. Se i pagamenti di interessi nell’ambito del prestito subordinato rientrano nell’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

3. Il pagamento degli interessi non determina un disallineamento nell’ambito previsto della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

4. La Raccomandazione 1 si applica solo ai pagamenti che determinano un risultato di D/NI. Sebbene il pagamento degli interessi sia deducibile in base alle leggi del paese B, non si verificherà un disallineamento rispetto a tale pagamento se non è incluso nel reddito del beneficiario nella sua giurisdizione. In questo caso, peraltro, il beneficiario del pagamento degli interessi non è un soggetto passivo in nessuna giurisdizione e, di conseguenza, non esiste una giurisdizione del beneficiario in cui il pagamento possa essere incluso nel reddito. Questo pagamento di interessi non rientra quindi nell’ambito previsto della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Esempio 1.7 – Pagamento di interessi ad un contribuente residente in una giurisdizione a regime territoriale puro

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.1, ad eccezione del fatto che il paese A ha un sistema fiscale territoriale puro e non sottopone a tassazione redditi di fonte estera. I proventi da interessi versati da un non residente sono trattati come reddito da fonti estera e sono esenti da imposte, a meno che il pagamento non possa essere attribuito ad una SO di BCo nel paese A. Dato che BCo non ha una SO nel paese A, l’interesse non è soggetto a imposta una volta ricevuto da ACo.

Domanda

2. Se i pagamenti di interessi nell’ambito del prestito subordinato rientrano nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

3. Il disallineamento non è attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento, ma al fatto che ACo è esentato dall’imposta sul reddito da fonti estere di qualsiasi tipo. Il disallineamento non è pertanto catturato dalla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

Un pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario dà origine ad un disallineamento

4. Il pagamento degli interessi è deducibile in base alle leggi della giurisdizione del pagatore (paese B), ma non è incluso nel reddito secondo le leggi della giurisdizione del beneficiario (paese A). Si noti che questo risultato deve essere confrontato con quello nell’Esempio 1.6 dove il pagamento è effettuato ad un’entità stabilita in una giurisdizione senza tassazione. In quel caso il pagamento non dà luogo a un disallineamento nei risultati fiscali poiché il pagamento non viene considerato come ricevuto in base alle leggi di qualsiasi “giurisdizione” del beneficiario. In questo caso il paese A ha un sistema fiscale sulle società e ACo è un contribuente in quella giurisdizione. Esiste pertanto sia il debitore che la giurisdizione del beneficiario che possono essere verificati ai fini della determinazione dell’esistenza di un risultato di D/NI.

Il disallineamento non è un disallineamento da ibrido

5. Anche se il pagamento dà origine ad un risultato di D/NI, il disallineamento risultante non è un disallineamento da ibridi perché non è imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento, ma al fatto che ACo è esente da qualsiasi reddito di fonte estera. Non vi è alcuna modifica che potrebbe essere fatta alle condizioni contrattuali dello strumento che comporti la tassazione dei pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento finanziario. Si noti che questo risultato deve essere confrontato con l’Esempio 1.1 dove la giurisdizione del beneficiario esenta solo i pagamenti di dividendi. In quel caso è sia la fonte del pagamento che le condizioni contrattuali dello strumento che danno origine al trattamento dei dividendi (e quindi all’esenzione) nella giurisdizione del beneficiario.

Esempio 1.8 – Pagamento di interessi ad una SO fiscalmente esente

Fatti

1. Nell’esempio illustrato di seguito ACo, una società residente nel paese A presta denaro a CCo (una controllata interamente posseduta) attraverso una SO nel paese B. I paesi A, B e C trattano tutti il prestito come strumento di debito ai fini fiscali. I pagamenti di interessi nell’ambito del prestito sono detraibili in base alla legge del paese C ma non sono inclusi nel reddito secondo la legge del paese A. Il paese A prevede un’esenzione per i redditi derivanti da una SO estera.

Domanda

2. In quali circostanze il pagamento degli interessi nell’ambito del prestito può essere considerato come causa di un disallineamento da ibridi soggetto ad adeguamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi?

Risposta

3. Il pagamento degli interessi nell’ambito del prestito darà luogo a un risultato di D/NI solo se il pagamento non viene considerato come reddito ordinario in base alle leggi del paese A e del paese B. Se il pagamento di interessi deducibili non è previsto che sia incluso nel reddito ordinario in base alle leggi di una delle giurisdizioni del beneficiario (paese A o B), allora l’amministrazione fiscale può trattare il pagamento come originante un risultato di D/NI a meno che il contribuente non dimostri all’autorità fiscale che il pagamento è stato incluso nel reddito ordinario nell’altra giurisdizione.

4. Un pagamento deducibile che dà origine ad un disallineamento nei risultati fiscali sarà considerato come rientrante nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi se il disallineamento può essere attribuito al trattamento fiscale dello strumento in base alle leggi del paese A o del paese B. Se, ad esempio, il disallineamento può essere attribuito al fatto che entrambe le giurisdizioni considerano l’interesse sul prestito come un dividendo esente, la regola degli strumenti finanziari ibridi si applica allo strumento. L’accordo non dovrebbe essere considerato come rientrante nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi, tuttavia, se il disallineamento non si sarebbe verificato in relazione ad un prestito stipulato direttamente da un beneficiario residente nel paese A o B.

5. Se il pagamento degli interessi rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi, la risposta raccomandata è negare la deduzione per tale pagamento in base alla legge del paese C. L’applicazione della regola secondaria nel paese A non comporterà tuttavia alcuna passività fiscale supplementare se ACo non è tassabile per un reddito ordinario ritratto da una SO estera.

Analisi

Non si verifica un disallineamento se il pagamento degli interessi è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A o del paese B

6. L’esito di D/NI sorgerà solo quando un pagamento che è deducibile in base alle leggi di una giurisdizione (la giurisdizione del pagatore) non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi di una qualsiasi altra giurisdizione in cui il pagamento viene considerato come ricevuto (la giurisdizione del beneficiario). Affinché una giurisdizione possa collegare il trattamento fiscale di un pagamento in una giurisdizione con le conseguenze fiscali in un’ altra giurisdizione, è necessario individuare i contribuenti e le giurisdizioni in cui il pagamento è stato effettuato e ricevuto. Nella maggior parte dei casi il beneficiario sarà l’entità giuridica con diritto a ricevere il pagamento (in questo caso, ACo) e la giurisdizione del beneficiario sarà la giurisdizione in cui l’entità è residente (in questo caso, il paese A). Tuttavia, qualora il pagamento venga ricevuto tramite un’entità fiscale trasparente, come una SO, sarà necessario esaminare le leggi della giurisdizione della SO (in questo caso, il paese B) per stabilire definitivamente se è sorta un disallineamento.

7. I fatti dell’esempio non indicano se il pagamento degli interessi sia trattato come incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese B. Supponendo tuttavia che non sia possibile stabilire il trattamento fiscale del pagamento nel Paese B, i pagamenti di interessi deducibili sul prestito dovrebbero essere considerati come originanti un risultato di D/NI nella misura in cui tali pagamenti non sono inclusi nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A. Graverà sul contribuente l’onere di dimostrare, per la ragionevole soddisfazione dell’amministrazione fiscale, come il trattamento fiscale nel paese B influenzi l’ammontare dell’aggiustamento richiesto dalla regola. Se il contribuente può stabilire, per soddisfare la propria amministrazione fiscale, che l’intero ammontare del pagamento degli interessi sia stato incluso nel reddito ordinario in base alle leggi di un’altra giurisdizione, il contribuente non dovrebbe essere tenuto ad effettuare una rettifica in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Il disallineamento può essere una disallineamento da ibridi

8. Il disallineamento sarà trattato come un disallineamento da ibridi nella misura in cui può essere attribuito alle differenze nel trattamento fiscale dello strumento in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario. Il test per l’ibridità, nel contesto dello strumento finanziario, guarda se le condizioni contrattuali dello strumento sono sufficienti a far sì che il disallineamento non sia conforme alle leggi delle competenti giurisdizioni. Pertanto, se il disallineamento è dovuto al fatto che i paesi A o B hanno trattato l’interesse sul prestito come un dividendo esente, si applica la regola degli strumenti finanziari ibridi.

9. Un disallineamento nei risultati non sarà trattato come un disallineamento da ibridi, tuttavia, se è esclusivamente imputabile alle circostanze in cui lo strumento è detenuto. Se, ad esempio, il pagamento degli interessi è esente da imposte nel paese A solo perché ACo ha effettuato il prestito tramite la SO estera, il disallineamento risultante nei risultati fiscali non verrà trattato come un disallineamento da ibridi ai fini della regola.

10. Un modo per verificare se il disallineamento sia attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento, piuttosto che allo status del contribuente o al contesto in cui lo strumento è detenuto, è quello di chiedersi se il disallineamento si sarebbe creato se lo strumento fosse stato detenuto direttamente da un contribuente ordinario che computa i redditi e le spese secondo le regole ordinarie applicabili ai contribuenti dello stesso tipo. Se in queste circostanze sarebbe sorto un disallineamento, allora il disallineamento dovrebbe essere considerato come un disallineamento da ibridi nell’ambito della regola.

Applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese C

11. Se il paese C constata che il prestito ricade nell’ambito dalla regola, allora il paese C dovrebbe applicare la raccomandazione principale e negare a CCo la deduzione dell’interesse nella misura di tale disallineamento.

12. CCo può tuttavia stabilire che, nonostante il disallineamento da ibridi tra il paese A e il paese C, il pagamento è stato effettivamente incluso nel reddito secondo le leggi di una terza giurisdizione (il paese B). Se il contribuente può ragionevolmente dimostrare all’amministrazione fiscale che il pagamento degli interessi sia stato effettivamente incluso nel reddito ordinario secondo la legge del paese B, allora non emergerà alcun risultato di D/NI e non si rende applicabile la regola degli strumenti finanziari ibridi.

Applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese B

13 .Se il paese C non applica la risposta raccomandata, il paese B può trattare il pagamento degli interessi come reddito ordinario in base alla regola secondaria.

Applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese A

14. In nessun caso la regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese A comporterà una passività fiscale aggiuntiva per ACo. Ciò è dovuto al fatto che:

  1. il disallineamento non sarà attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento ma allo speciale trattamento fiscale concesso in base alla legge del paese A per i proventi derivanti da una SO estera (nel qual caso lo strumento non è uno strumento finanziario ibrido in base alla legge del paese A); o
  2. lo strumento sarà trattato come strumento finanziario ibrido, ma la risposta difensiva in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi (trattare il pagamento come reddito ordinario) non comporterà alcun aumento delle passività fiscali per ACo in quanto tutti i redditi ordinari derivanti da una SO estera sono esenti da imposizione secondo la legge del paese A.

Esempio 1.9 – Pagamento di interessi ad una persona che detiene lo strumento per mezzo di un conto fiscalmente esente

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, A è una persona fisica residente nel paese A e BCo è una società residente nel paese B. La persona fisica residente nel paese A sottoscrive un’obbligazione emessa da BCo che paga un interesse ad intervalli regolari.

2. L’obbligazione è trattata come strumento di debito in base alle leggi di entrambi i paesi. BCo ha diritto ad una deduzione per i pagamenti di interessi e questi pagamenti sarebbero generalmente trattati come reddito ordinario nel paese A. In questo caso però, l’obbligazione è detenuta dalla persona fisica residente nel paese A attraverso un conto di risparmio fiscalmente esente che dà diritto alla persona fisica ad un’esenzione per qualsiasi reddito in relazione alle attività finanziarie detenute su tale conto. Il conto di risparmio è disponibile solo per le persone fisiche e ci sono limiti per l’importo e il tipo di attività che possono essere inseriti nel conto.

Domanda

3. Se l’accordo rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. Lo strumento non rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi, in quanto il disallineamento è dovuto alle circostanze in cui il titolo è detenuto e non può essere attribuito alle condizioni contrattuali dello strumento.

Analisi

Non vi è alcun pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario che dà origine ad un disallineamento da ibridi

5. La regola degli strumenti finanziari ibridi si applica solo quando il disallineamento può essere attribuito alle condizioni contrattuali dello strumento. In questo esempio i pagamenti di interessi di BCo originano un risultato di D/NI, tuttavia questo disallineamento è dovuto al fatto che la persona fisica residente nel paese A detiene lo strumento attraverso un conto di risparmio che, secondo la legge del paese A, dà diritto ad un’esenzione sugli utili ritratti dall’obbligazione (interessi). Il disallineamento non si sarebbe verificato se l’obbligazione fosse stata detenuta direttamente dalla persona fisica residente nel paese A, anziché attraverso il conto di risparmio. Poiché il disallineamento è attribuibile al contesto in cui lo strumento è detenuto piuttosto che alla natura dello strumento stesso, esso non rientra nell’ambito di applicazione previsto dalla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Esempio 1.10 – Dividendo deducibile pagato da un veicolo (Special Purpose Vehicle)

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo (una società residente nel paese A) detiene il 25% delle azioni di BCo. BCo è un Trust Real Estate Investment (REIT) che ritrae gran parte del proprio reddito da investimenti immobiliari. BCo paga un dividendo a ACo. Il dividendo non è richiesto che sia incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese A.

2. Secondo le leggi del paese B, al REIT è concesso uno status fiscale speciale, disponibile solo per entità che investono in determinate categorie di attività e che ritraggono determinati tipi di reddito. Le entità che soddisfano i criteri per diventare REIT e hanno scelto di trarre vantaggio da questo speciale status fiscale hanno diritto ad una deduzione per i dividendi pagati agli investitori. Questa deduzione di dividendi è intesa a garantire che esista un solo livello di tassazione (a livello di azionista) per gli investimenti effettuati dal REIT.

3. Il REIT sarà generalmente tenuto a soddisfare determinati requisiti di distribuzione (destinati a garantire che tutti i redditi del REIT siano distribuiti agli investitori entro un termine ragionevole) e possono esserci anche restrizioni sul tipo di persone che possono investire in un REIT e sull’importo delle azioni del REIT che l’investitore può detenere.

Domanda

4. Se il pagamento del dividendo rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

5. La deducibilità del dividendo si basa sullo status fiscale speciale di BCo come REIT e non è attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento. Pertanto, il dividendo non rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

 Analisi

La Raccomandazione 2.1 si applica al dividendo

6. La Raccomandazione 2.1 stabilisce che l’esenzione per il dividendo, concessa dalla giurisdizione del beneficiario al fine di evitare la doppia imposizione, non dovrebbe applicarsi ai pagamenti deducibili dal pagatore. Poiché, in questo caso, l’intero pagamento di interessi è deducibile da parte di BCo, nessuna parte del pagamento degli interessi dovrebbe essere considerata qualificata per l’esenzione in base alla legge del paese A. La Raccomandazione 2.1 dovrebbe essere applicata nonostante il pagamento non sarà considerato soggetto ad aggiustamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi (si veda più avanti).

Il dividendo deducibile non dà origine ad un disallineamento da ibridi in quanto la deduzione è attribuibile solamente allo status speciale del REIT

7. Il pagamento di un dividendo deducibile non darà luogo ad un disallineamento da ibridi in base alla Raccomandazione 1, a condizione che la deduzione sia imputabile allo speciale status fiscale del REIT piuttosto che al trattamento fiscale ordinario dei dividendi in base alle leggi di tale giurisdizione.

8. Le linee guida alla Raccomandazione 1 rilevano che un modo per verificare se un disallineamento sia imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento è chiedersi se lo stesso disallineamento avrebbe avuto luogo tra contribuenti di status ordinario. Se i pagamenti di dividendi non sono normalmente deducibili dalla legge del paese B, allora il disallineamento che si presenta in questo caso dovrebbe essere considerato come attribuibile allo status particolare del pagatore piuttosto che al trattamento fiscale dello strumento.

Esempio 1.11 – Sgravio fiscale equivalente ad una deduzione

Fatti

1. In questo esempio ACo, una società residente nel paese A, possiede tutte le azioni di BCo una società residente nel paese B. BCo ricava un reddito operativo soggetto all’imposta sulle società in base alle leggi del paese B. BCo paga un dividendo ad ACo. ACo non è soggetto ad imposta sui dividendi secondo le leggi del Paese B (in quanto ACo non è un contribuente del paese B) e il paese A prevede un’esenzione per i dividendi pagati da una società estera. ACo non è pertanto soggetta all’imposta sul dividendo in base alle leggi del paese A o del paese B.

2. In base alla legge del paese B, il pagamento di un dividendo innesca un credito d’imposta pari al 90% dell’imposta sulle società pagata sul reddito distribuito. Tale rimborso può essere sotto forma di un credito da dedurre dalle passività fiscali di BCo o può essere pagato come importo supplementare direttamente all’azionista. La figura seguente illustra le conseguenze fiscali in cui il paese B fornisce a BCo un credito d’imposta per i dividendi pagati.

3. Come illustrato nella figura precedente, BCo ha 100 di reddito operativo soggetto ad imposizione ad un’aliquota del 30% e il reddito rimanente è distribuito come dividendo. Il pagamento del dividendo, tuttavia, consente a BCo di richiedere un credito d’imposta pari al 90% dell’aliquota d’imposta sul dividendo. La tabella seguente riporta le conseguenze fiscali nette per ACo e BCo, allorquando la legge del paese B preveda un credito d’imposta per i dividendi pagati.

4. Come si evince dalla tabella sopra riportata, l’effetto netto del credito d’imposta concesso in base alla legge del paese B è che BCo paga un’imposta del 30% sul reddito non distribuito (0,3×30=9) e un’aliquota del 3% sull’importo che ha è stato distribuito (0,03×70=2,1).

5. La figura e la tabella che segue illustrano le conseguenze fiscali che si applicano quando il paese B fornisce ACo con un credito rimborsabile per il dividendo pagato da BCo.

6. Come nel modello di fatto illustrato nella prima pagina di questo esempio, BCo ricava 100 di reddito operativo soggetto ad imposta ad un’aliquota del 30%, con il resto del reddito distribuito ad ACo come dividendo. In questo caso, tuttavia, il paese B fornisce ad ACo un credito d’imposta rimborsabile per il dividendo pagato. Poiché ACo non è soggetto ad imposta sul dividendo in base alle leggi del paese B, ha diritto di chiedere un rimborso completo per il credito non utilizzato. La formula per calcolare l’importo del credito rimborsabile che può essere attribuito al dividendo è la seguente:

7. Applicando questa formula alla distribuzione, ACo ha diritto ad un credito pari a (0,27x(70×1/0,7)=27. La seguente tabella illustra le conseguenze nette fiscali per ACo e BCo allorquando la legge del paese B fornisca agli azionisti un rimborso del 90% dell’imposta sulle società pagata sulla distribuzione di dividendi.

8. Questo meccanismo di credito rimborsato assicura che l’importo netto delle tasse versate nel paese B sul reddito distribuito da BCo sia del 3% (cioè del 10% dell’aliquota ordinaria). Poiché il dividendo non è soggetto a imposta nel paese A, l’effetto netto di tale credito è che solo il 3% del reddito nell’ambito dell’accordo è soggetto ad imposta in base alle leggi dei paesi A o B.

Domanda

9. Se il dividendo rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura è necessaria una rettifica in conformità alla regola.

Risposta

10. In entrambi i casi, il dividendo dà origine ad uno sgravio fiscale equivalente ad una deduzione ai sensi della legge del paese B e quindi il pagamento del dividendo dovrebbe essere considerato come rientrante nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

11. Nell’adottare un aggiustamento in base alla legge del paese A, ACo deve tener conto del fatto che solo il 10% dell’importo distribuito è soggetto ad imposizione come reddito ordinario dovuto all’applicazione del rimedio fiscale concesso in base alla legge del paese B.

Analisi

Il credito d’imposta o il rimborso sono trattati come uno sgravio fiscale equivalente ad una deduzione ai sensi della legge del paese B

12. Un pagamento sarà considerato deducibile in base alle leggi della giurisdizione del pagatore se riduce, o può ridurre, il reddito netto del contribuente pagatore. Sebbene il pagamento dei dividendi di BCo non può essere dedotto direttamente dal reddito di BCo, il concetto di “deducibile”, ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi, si estende anche ai pagamenti che innescano altri tipi di “sgravio fiscale equivalente”. Il credito d’imposta o il rimborso concesso a BCo o al suo azionista è equivalente a concedere a BCo una deduzione per un pagamento di dividendo in quanto ha lo stesso effetto netto di ridurre l’importo complessivo dell’imposta pagabile sul reddito netto di BCo.

13. Le leggi di alcuni paesi permettono alle società residenti di imputare o affrancare crediti ai dividendi che sono stati distribuiti. I contribuenti della stessa giurisdizione possono quindi applicare questo credito alla contropartita fiscale risultante sul dividendo al fine di proteggersi dalla doppia imposizione economica. In tal caso, tuttavia, il riconoscimento del credito è basato sul dividendo che viene considerato come reddito imponibile in tale giurisdizione. In questo esempio il dividendo non è soggetto ad imposta secondo le leggi del paese B, in modo da consentire a BCo o al suo azionista di trarre vantaggio da un credito che, in queste circostanze, non ha l’effetto di evitare la doppia imposizione, ma di annullare l’imposta precedentemente versata sul reddito sottostante.

Il disallineamento nei risultati fiscali si basa su uno strumento finanziario

14. Il dividendo dà origine ad un risultato di D/NI che è attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento. A differenza dell’Esempio 1.10, quando il disallineamento nel trattamento fiscale era dovuto allo speciale status fiscale del pagatore, il rimborso o il credito rientrano nelle regole ordinarie che disciplinano il trattamento fiscale dei dividendi nel paese B e, di conseguenza, il disallineamento sarebbe sorto anche tra contribuenti con status ordinario.

Aggiustamento richiesto

15. Nel determinare l’importo dell’aggiustamento richiesto dalla regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese A, il paese A deve tener conto di tutte le somme ricevute (incluso l’importo di eventuali rimborsi pagati direttamente ad ACo) e di adeguare l’ammontare dei redditi ammissibili a beneficiare dell’esenzione del dividendo in linea con i principi esposti negli Esempi da 1.2 a 1.4, in modo che l’importo del pagamento che rimanga qualificato per il rimborso fiscale nel paese A deve essere uguale all’ammontare del reddito effettivamente soggetto ad imposta ad aliquota piena marginale nel paese B.

16. In questo caso il 10% del pagamento rimane soggetto a imposta all’aliquota ordinaria marginale in base alla legge del paese B e pertanto il 90% del pagamento dovrebbe essere considerato reddito ordinario in base alla legge del paese A. La tabella che segue riporta l’aggiustamento necessario nel caso in cui la legge del paese B conceda a BCo un credito d’imposta per i dividendi pagati.

17. Ai fini di questo calcolo si presume che l’aliquota dell’imposta sulle società nel paese A sia del 30%. ACo è tenuto a trattare il 90% del dividendo pagato come reddito imponibile che comporta il versamento di un’imposta di 18,9.

18. La tabella che segue riporta l’aggiustamento necessario ACo nel caso in cui la legge del paese B conceda a BCo di imputare il credito fiscale rimborsabile al dividendo pagato ad ACo.

Esempio 1.12 – Prestito obbligazionario emesso in proporzione alle quote di partecipazione riqualificato in emissione di capitale

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, BCo2 è una società residente nel paese B, le cui azioni sono detenute da BCo1 (un’altra entità residente nel paese B) e da ACo (un’entità residente nel paese A). ACo possiede il 75% delle azioni ordinarie in BCo2 e BCo1 possiede il restante 25%.

2. BCo2 ha bisogno di 2.000 di finanziamenti aggiuntivi. Entrambi i suoi azionisti hanno convenuto di finanziare il debito di BCo2 in proporzione alla loro partecipazione, cioè ACo e BCo1 hanno sottoscritto rispettivamente 1.500 e 500 per un prestito che paga interessi regolari a un tasso fisso.

3. Il paese B tratta il prestito secondo la sua forma e consente a BCo2 una deduzione per i pagamenti di interessi conformemente alle ordinarie norme applicabili al finanziamento del debito nel paese B. A BCo2 è consentita la detrazione per questi pagamenti di interessi e BCo1 include tali pagamenti di interessi nel reddito ordinario.

4. Tuttavia, le leggi del paese A riqualificano nuovamente uno strumento di debito come uno strumento di capitale (cioè azioni) quando il debito è emesso da una società al proprio azionista per un importo che è calcolato in riferimento alla quota di partecipazione al capitale detenuta dall’azionista nell’emittente. Di conseguenza, lo strumento di debito detenuto da ACo è trattato come uno strumento di capitale nel paese A e i pagamenti di interessi sul prestito sono trattati come dividendi esenti.

Domanda

5. Se il disallineamento nei risultati fiscali derivanti dai pagamenti di interessi da parte di BCo2 ad ACo rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

6. Il pagamento degli interessi darà luogo ad un disallineamento a meno che il paese A neghi il vantaggio dell’esenzione del dividendo per i pagamenti di interessi deducibili conformemente alla Raccomandazione 2.1.

7. Il fatto che lo strumento di debito sia emesso a ciascun titolare in proporzione alla quota di partecipazione detenuta nella società emittente è un elemento commerciale significativo dell’operazione di finanziamento, che incide sul trattamento fiscale dei pagamenti effettuati nell’ambito dell’operazione. Queste circostanze in cui è stato emesso il debito dovrebbero pertanto essere considerati parte delle condizioni contrattuali dello strumento ed il conseguente disallineamento dovrebbe essere considerato come un disallineamento da ibridi nell’ambito di applicazione della regola.

Analisi

Si applica la Raccomandazione 2.1 per negare ad ACo il beneficio dell’esenzione del dividendo

8. Lo strumento di debito è trattato come azione secondo le leggi del paese A e gli interessi sul prestito sono trattati come dividendi esenti. La Raccomandazione 2.1 afferma che, per prevenire i risultati di D/NI derivanti da un ibrido di debito/capitale, i paesi dovrebbero negare il beneficio dell’esenzione per i dividendi correlati a pagamenti deducibili. Di conseguenza, in questo caso, ACo dovrebbe includere i pagamenti di interessi da BCo2 nel proprio reddito ordinario.

Se il paese A non applica la Raccomandazione 2.1, il pagamento darà luogo ad un disallineamento da ibridi che rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi

9. Se il paese A non attua la Raccomandazione 2.1 nella sua legislazione nazionale, si applica la regola degli strumenti finanziari ibridi.

10. La Raccomandazione 1 si applica solo ad uno strumento finanziario stipulato con una parte correlata. Il prestito soddisfa la definizione di “strumento finanziario” in quanto viene trattato come strumento di debito nel paese B e come strumento di capitale nel paese A. ACo e BCo2 sono parti correlate poiché ACo detiene il 75% delle azioni di BCo2.

Un pagamento effettuato nell’ambito del prestito darà origine ad un disallineamento da ibridi

11. Gli interessi pagati da BCo2 ad ACo sono deducibili in base alla legge del paese B e trattati come dividendi esenti una volta ricevuti da ACo. I pagamenti di interessi danno origine ad un disallineamento. Questo disallineamento sarà trattato come un disallineamento da ibridi se il disallineamento nei risultati fiscali è imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento. Le condizioni contrattuali dello strumento devono essere interpretate in senso ampio, andando oltre il dato letterale dei diritti e degli obblighi del prestito e il rapporto tra le parti per includere le circostanze in cui lo strumento è emesso o detenuto se tali circostanze sono commercialmente o economicamente significative nella relazione tra le parti ed influenzano il trattamento fiscale dei pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento.

12. La causa del disallineamento in questo esempio è il fatto che il debito è stato emesso agli azionisti in proporzione alla loro quota di partecipazione al capitale dell’emittente. L’emissione di uno strumento di debito in proporzione alla quota di partecipazione al capitale è diversa, dal punto di vista commerciale ed economico, rispetto all’emissione di uno strumento di debito verso un terzo o verso gli azionisti ma in proporzioni diverse e potrebbe avere un impatto sulle condizioni commerciali di tale strumento di debito. Pertanto, le circostanze in cui è stato emesso lo strumento di debito dovrebbero essere trattate come parte delle condizioni contrattuali dello strumento ed il disallineamento risultante come un disallineamento da ibridi.

Applicazione della risposta primaria e secondaria

13. Il paese B dovrebbe negare la deduzione degli interessi nella misura in cui non siano inclusi nel reddito ordinario di ACo. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, il paese A dovrebbe trattare i pagamenti di interessi ricevuti da ACo come reddito ordinario.

Esempio 1.13 – Accantonamento di uno sconto stimato su un prestito infruttifero

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura seguente, ACo1 (una società residente nel paese A) istituisce una controllata nella stessa giurisdizione (ACo2). ACo1 fornisce ad ACo2 un capitale totale di 40, il 12,5% della quale è fornito sotto forma di capitale sociale e il resto sotto forma di prestito infruttifero. Il prestito è rimborsabile interamente alla fine di cinque anni.

2. Il prestito è trattato come strumento di debito in base alle leggi del paese A. Tuttavia, a causa del particolare trattamento fiscale adottato da ACo2 in relazione ai prestiti infruttferi effettuati da un altro membro del gruppo, ACo2 è tenuto a suddividere il prestito in due componenti separate ai fini contabili: un prestito infruttifero, che viene considerato come emesso da ACo2 nei confronti di ACo1 con uno sconto, e un contributo in conto capitale stimato pari all’ammontare di tale sconto. L’importo che ACo2 tratta come ricevuto per il prestito infruttifero si basa su una valutazione di mercato. La tabella che segue mostra un’illustrazione semplificata di come il prestito ed il contributo considerati sono contabilizzati nel bilancio di ACo2.

3. In questo caso ACo2 ha trattato il prestito infruttifero di 35 nella misura di 15 come contributo in conto capitale e come prestito nella misura di 20. In ogni periodo contabile, ad ACo2 sarà richiesto di trattare una parte dello sconto stimato sul prestito come un costo di esercizio ai fini contabili, finanziato dal contributo in conto capitale ricevuto da ACo1. La seguente tabella fornisce un’illustrazione semplificata di come ACo2 potrebbe rappresentare la passività maturata nell’ambito del prestito infruttifero alla fine dell’anno 1:

4. In questo caso ACo2 tratta lo sconto stimato come un accantonamento a quote costanti in modo che, alla fine dell’anno 1, il debito azionario sia iscritto in bilancio a 23 (un aumento di 3). La legge del paese A consente di considerare tale aumento delle passività come costi di esercizio nell’anno 1 in modo che, sebbene ACo2 abbia un ricavo di 5 in quell’anno, i suoi conti mostrano un utile netto (e un aumento del patrimonio netto) di soli 2. L’applicazione lo stesso trattamento contabile in ciascuno degli anni successivi permetterà che l’intero sconto sia spesato per la durata del prestito in modo che, alla scadenza, il prestito infruttifero sarà contabilizzato nel bilancio della società per il suo intero ammontare.

5. ACo1 adotta un trattamento fiscale diverso da ACo2 e non suddivide il prestito infruttifero in una componente di capitale e in una componente di debito. Di conseguenza la passività maturata iscritta nei conti di ACo2 ogni anno non è riconosciuta da ACo1. Alla scadenza del rimborso del prestito, l’intero importo versato da ACo2 viene semplicemente considerato come un rimborso della linea capitale del prestito (non tassabile).

Domanda

6. Se l’accordo rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

7. Il paese A dovrebbe negare ACo2 la deduzione in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi poiché l’importo che viene addebitato da ACo2 in ogni periodo contabile dà origine ad un risultato di D/NI e questo disallineamento nei risultati fiscali è attribuibile ai diversi approcci contabili e fiscali dello strumento da parte del pagatore e del beneficiario in base alle leggi della stessa giurisdizione.

Analisi

L’obbligazione maturata nell’ambito del prestito deve essere considerata come un pagamento

8. Il pagamento comprende un importo che è in grado di essere pagato e comprende eventuali obbligazioni future o contingenti di effettuare un pagamento. La definizione, tuttavia, specificatamente esclude tutti i pagamenti che sono considerati solo ai fini fiscali e che non implicano la creazione di diritti economici tra le parti. Come descritto nel capitolo 1 della relazione, questa eccezione per i pagamenti “stimati” è destinata esclusivamente per escludere regimi, come quelli che concedono deduzioni di interessi stimati per il capitale proprio, quando la deduzione fiscale non è legata ad alcun obbligo di pagamento dell’emittente. In questo esempio, la deduzione di ACo2 in ogni periodo contabile è fatta in relazione al suo obbligo di rimborso del prestito. Sebbene la deduzione concessa ad ACo2 in ciascun periodo contabile non corrisponda ad un aumento delle passività di ACo2 durante tale periodo, essa sorge in relazione all’obbligo di rimborso e rientra pertanto nella definizione di pagamento ai fini della regola.

Il pagamento genera un disallineamento da ibridi

9. Il risultato di D/NI che si presenta in questo caso è il risultato del diritto di ACo2 ad una deduzione in ciascun periodo contabile per l’aumento annuo delle passività finanziarie iscritte sul suo stato patrimoniale. Questa deduzione non è abbinata ad una corrispondente inclusione nel reddito di ACo1 poiché ACo1 non considera il prestito infruttifero come suddiviso in componenti di capitale e di debito. La possibilità per ACo1 e ACo2 di applicare diversi trattamenti contabili (e, per estensione, fiscali) allo stesso strumento significa che il disallineamento è dovuto alle differenze nel trattamento fiscale dello strumento in base alle leggi della stessa giurisdizione.

10. Si noti che, in base ai fatti di questo esempio, ACo1 ha adottato lo stesso trattamento contabile di ACo2 ma ha attribuito un valore inferiore alla quota di capitale del prestito. In tal caso, il diritto alla deduzione in ciascun periodo contabile per l’aumento annuo delle passività del prestito non sarebbe pari a un’inclusione dello stesso importo nel paese A. Mentre le differenze nel valore attribuito ad un pagamento in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario non generano normalmente un risultato di D/NI, in questo caso la valutazione dei rispettivi componenti di uno strumento ha un impatto diretto sulla qualificazione dei pagamenti effettuati in base ad esso (si veda ulteriormente l’analisi nell’Esempio 1.16).

11. Il particolare trattamento contabile adottato da ACo2 si applica solo ai prestiti infruttiferi ricevuti da un membro del gruppo. Il trattamento contabile (e, per estensione, il disallineamento nei risultati fiscali) non sarebbe avvenuto se il prestito fosse stato stipulato tra i contribuenti indipendenti di status ordinario. Le “condizioni contrattuali dello strumento” devono avere un significato ampio e possono includere qualsiasi aspetto della relazione tra le parti. Il fatto che un prestito sia proveniente da un membro del gruppo dovrebbe pertanto essere trattato come parte delle condizioni contrattuali del prestito, anche se può non esserci alcun requisito giuridico perchè il prestito sia detenuto infragruppo.

Esempio 1.14 – Interessi stimati su un prestito infruttifero

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.13, salvo che il prestito infruttifero è effettuato ad una controllata estera (BCo) e le leggi del paese B consentono a BCo di richiedere una deduzione a fini fiscali come se avesse pagato gli interessi sul prestito a un tasso di mercato.

2. Le leggi del paese A trattano il prestito come strumento di debito o strumento di capitale e non esiste alcuna adeguamento corrispondente nel paese A. Al rimborso del prestito l’intero importo è trattato come un rimborso della linea capitale prestito o come rimborso di capitale (non tassabile).

Domanda

3. Se l’accordo rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. L’accordo non rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi, in quanto non esiste alcun pagamento nell’ambito del prestito che dia luogo ad una deduzione ai fini fiscali nel paese B.

Analisi

Non vi è alcun pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario che dia origine ad un disallineamento da ibridi

5. La Raccomandazione 1 si applica solo ai risultati di D/NI che si verificano nei pagamenti. La definizione esclude, in particolare, i pagamenti che sono considerati solo ai fini fiscali e che non implicano la creazione di diritti economici tra le parti. In questo esempio, la deduzione di BCo in ogni periodo contabile sorge in relazione ad un importo che non è in grado di essere pagato. Di conseguenza, non vi è alcun pagamento che dia origine ad un risultato di D/NI nell’ambito dello strumento finanziario.

Esempio 1.15 – Differenze di valore attribuibili al sovrapprezzo versato nell’ambito di obbligazioni obbligatoriamente convertibili

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo (una società residente nel paese A) possiede tutte le azioni di BCo (una società residente nel paese B). ACo sottoscrive un’obbligazione convertibile zero-coupon a cinque anni per un importo pari a 100.

2. L’obbligazione convertibile zero-coupon viene automaticamente convertita in azioni di BCo alla data di scadenza. Il sovrapprezzo che sorge sulla conversione dell’obbligazione è trattato come deducibile da BCo ed è incluso in reddito ordinario da ACo. Il valore del sovrapprezzo è calcolato dal paese A a 15, mentre il paese B valuta il sovrapprezzo a 30.

Domanda

3. Se una parte della deduzione del sovrapprezzo di cui alla legge del paese B generi un disallineamento da ibridi nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. Non è richiesto alcun aggiustamento nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi poiché la differenza di valutazione del sovrapprezzo non comporta un disallineamento da ibridi.

Analisi

Non sorge alcun disallineamento in relazione alle differenze nella valutazione di un pagamento

5. Il disallineamento nei risultati fiscali in questo caso non è un disallineamento ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi. Questo è dovuto al fatto che la differenza di risultato è attribuibile solo alle differenze nella valutazione di un pagamento e non si riferisce a alcuna differenza di qualificazione del pagamento tra i due paesi.

Esempio 1.16 – Differenze di valutazione dello sconto sull’emissione di obbligazioni opzionalmente convertibili

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi di quelli dell’Esempio 1.15, ad eccezione del fatto che l’obbligazione zero-coupon può essere convertita in azioni di BCo su opzione di ACo. Sia le leggi del paese B che quelle del paese A biforcano lo strumento a fini fiscali. Il paese B considera che ACo abbia pagato 80 per l’obbligazione zero-coupon e 20 per l’opzione della convertibilità in azioni. Di conseguenza l’obbligazione è trattata come emessa a sconto e BCo ha il diritto di accantonare l’ammontare di tale sconto come deduzione a fini fiscali per il periodo del prestito. Il paese A adotta lo stesso trattamento fiscale ma considera che ACo abbia pagato 90 per l’obbligazione zero-coupon e 10 per l’opzione della convertibilità in azioni.

Domanda

2. Se l’aggiustamento in base alla legge del paese B per i costi deducibili attribuibili all’obbligazione convertibile dia origine ad un disallineamento da ibridi nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

3. La differenza di valutazione ha un impatto diretto sulla qualificazione dei pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento e dà pertanto origine ad un disallineamento da ibridi.

Analisi

L’obbligazione maturata nell’ambito del prestito deve essere considerata come un pagamento

4. Un pagamento comprende un importo che è in grado di essere pagato e include eventuali obbligazioni future o contingenti ad effettuare un pagamento. In questo esempio, la deduzione di BCo in ogni periodo contabile si riferisce al suo obbligo di rimborso nell’ambito del prestito. Sebbene la deduzione non corrisponda ad un aumento delle passività di ACo durante tale periodo, si verifica a fronte di un obbligo di rimborso e rientra pertanto nella definizione di pagamento ai fini della regola (cfr. analisi nell’Esempio 1.13).

La differenza nella valutazione del componente dell’opzione comporta una differenza nella qualificazione dei pagamenti sottostanti

5. Perché il pagamento deducibile possa dare origine ad un risultato di D/NI, deve esserci una differenza nel modo in cui il pagamento viene misurato e qualificato in base alle leggi del paese del pagatore e del paese del beneficiario. Se l’importo del pagamento è qualificato e calcolato allo stesso modo in base alle leggi di entrambe le giurisdizioni, le differenze nel valore attribuito a tale importo in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e del beneficiario non daranno luogo ad un risultato di D/NI. I disallineamenti nei risultati fiscali che sono imputabili esclusivamente alle differenze nel valore attribuito ad un pagamento (anche attraverso l’applicazione del prezzo di trasferimento) non rientrano nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi (si veda l’Esempio 1.15).

6. In alcuni casi, tuttavia, in particolare per gli strumenti finanziari più complessi che vengono considerati come incorporanti sia uno strumento di finanziamento che uno strumento di capitale, il modo in cui vengono misurate le componenti distinte dello strumento e quindi la qualificazione dei pagamenti ai sensi del diritto locale, può dipendere dal valore attribuito a ciascuno di questi componenti. In tal caso, qualora la valutazione delle componenti di uno strumento finanziario abbia un impatto diretto sulla qualificazione dei pagamenti effettuati in base ad esso, le differenze di valutazione possono dare luogo ad un disallineamento.

7. In questo caso, sia l’emittente che il titolare considerano un’obbligazione convertibile come emessa ad uno sconto che rappresenta il suo valore patrimoniale. La più alta valutazione attribuita al valore patrimoniale dell’obbligazione nella giurisdizione dell’emittente comporta che l’emittente riconosca un maggior sconto maturato, il che, a sua volta, comporta una maggior parte dei pagamenti trattati come deducibili nella giurisdizione dell’emittente. In questo caso, il modo in cui gli elementi componenti l’obbligazione sono valutati ha un impatto diretto sul modo in cui i pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento sono qualificati ai fini fiscali e, di conseguenza, la differenza di valutazione deve essere considerata come causa di disallineamento nei risultati fiscali.

Esempio 1.17 – Nessun disallineamento in relazione alla quantificazione di differenze di cambi in valuta estera

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo (una società residente nel paese A) possiede tutte le azioni di BCo (una società residente nel paese B). ACo fornisce a BCo un prestito ordinario. Gli interessi sul prestito sono pagati posticipatamente ogni anno ad un tasso di mercato e il capitale è dovuto alla scadenza. Il prestito è considerato come uno strumento di debito in base alle leggi di entrambi i paesi e i paesi assumono una posizione coerente sulla qualificazione dei pagamenti effettuati nell’ambito del prestito. Gli interessi dovuti sul prestito sono deducibili nel paese B e sono inclusi nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A.

2. Gli interessi e il capitale sottostanti al prestito sono dovuti nella valuta del paese A. Il valore della valuta del paese B decresce in relazione alla valuta del paese A durante tutta la durata del prestito in modo che i pagamenti di interessi e di capitale nell’ambito del prestito diventino più costosi in termini di valuta del paese B. Secondo la legge del paese B, BCo ha diritto ad una deduzione per questo aumento del costo. Non esiste alcun aggiustamento simile richiesto dalla legge del paese A.

Domanda

3. Se l’adeguamento in base alla legge del paese B per l’aumento dei costi attribuibile alla diminuzione del valore della valuta del paese B dia origine ad un disallineamento da ibridi nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. Sebbene la diminuzione del valore della valuta del paese B dia origine ad una deduzione ai sensi della legge del paese B che non si riflette in alcuna corrispondente inclusione nel paese A, tale differenza non determina un risultato di D/NI a condizione che la proporzione degli interessi e del capitale dovuti in relazione al prestito è la stessa in base alle leggi di entrambe le giurisdizioni. Gli utili e le perdite derivanti dalla conversione di valuta estera in valuta locale o funzionale sono imputabili al modo in cui le giurisdizioni misurano il valore del denaro piuttosto che al valore del pagamento stesso.

 Analisi

Gli adeguamenti al cambio della valuta estera non dà origine ad una mancata corrispondenza

5. In questo caso, entrambi i paesi A e B qualificano i pagamenti allo stesso modo (come capitale e/o interessi) e hanno lo stesso punto di vista della proporzione di interessi e di capitale dovuti nell’ambito del prestito. La differenza nel trattamento fiscale, in questo caso, non sorge perché i sistemi fiscali dei due paesi qualificano i pagamenti in modi diversi o determinano un valore diverso per i pagamenti effettuati nell’ambito del prestito. Piuttosto, una volta determinato la qualificazione e l’importo, le leggi di una giurisdizione richiedono che il valore del pagamento sia convertito in valuta locale. Questo tipo di differenza da conversione in valuta locale, che è una differenza nel modo in cui le giurisdizioni misurano il valore del denaro (piuttosto che la sottostante qualificazione o l’importo di un pagamento), non dovrebbe essere considerata come originante un disallineamento.

Esempio 1.18 – Pagamento in relazione ad un accordo di modifica delle condizioni contrattuali di uno strumento di finanziamento

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, BCo è una società residente nel paese B. BCo prende in prestito del denaro dalla sua controllante ACo, società residente nel paese A. Il prestito ha una scadenza di cinque anni e paga un elevato tasso fisso di interesse. BCo effettua un pagamento una tantum a valore di mercato ad ACo in considerazione del fatto che ACo accetti di abbassare il tasso di interesse sul prestito. L’effetto di questa rettifica è quello di ridurre il valore del prestito registrato nei conti di ACo.

Domanda

2. Se il pagamento in considerazione dell’accordo per la modifica delle condizioni contrattuali del prestito rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

3. Il pagamento di BCo dovrebbe essere considerato come un pagamento effettuato nell’ambito del prestito stesso. Il pagamento darà luogo ad un disallineamento da ibridi nella misura in cui viene considerato deducibile in base alla legge del paese B e non è incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese A. Sebbene la rinuncia o la cessione di diritti da parte di ACo nell’ambito del prestito possa essere considerata come un trasferimento di valore, non dovrebbe essere considerato un pagamento nell’ambito del prestito soggetto all’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

L’importo pagato in relazione all’adesione ad una modifica delle condizioni contrattuali del prestito è un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario

4. La determinazione se un pagamento è effettuato nell’ambito di uno strumento finanziario può essere generalmente effettuata esaminando le condizioni contrattuali dello strumento e valutando se tale pagamento sia richiesto in virtù dello strumento o che sia in relazione alla rinuncia ad un obbligo previsto dallo strumento. In questo caso il pagamento viene effettuato in relazione all’adesione alla rinuncia all’obbligo di effettuare determinati pagamenti nell’ambito del prestito e deve pertanto essere considerato come un pagamento nell’ambito dello strumento.

Il pagamento darà luogo ad un disallineamento da ibridi se non viene considerato come reddito ordinario secondo la legge del paese A

5. Il pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario dà luogo ad un disallineamento nei risultati fiscali se è deducibile in base alle leggi del paese B e non viene considerato come reddito ordinario in base alle leggi del paese A. L’esempio non indica se ACo considera il pagamento una tantum a reddito ordinario. Se, tuttavia, la legge del paese A non richiede che un contribuente consideri questo tipo di pagamento come reddito ordinario, il disallineamento nei risultati fiscali dovrebbe essere considerata un disallineamento da ibridi perché sorge a causa delle differenze nel modo in cui il paese A ed il paese B qualificano tali pagamenti ai fini fiscali.

6. È possibile che ACo non sia tenuto a considerare il pagamento come reddito ordinario fino alla scadenza del prestito. Se questo è il caso, la ragionevolezza della differenza temporale dovrebbe essere testata in conformità alla Raccomandazione 1.1(c).

La liberazione degli obblighi derivanti dal prestito non è un pagamento

7. L’accordo di ACo di modificare o rinunciare ai diritti del prestito può essere considerato come un trasferimento di valore a BCo, ma non dovrebbe essere considerato come un pagamento nell’ambito del prestito stesso. Qualunque deduzione che ACo può richiedere per la riduzione del valore del prestito a causa di tale rinuncia o modifica, non rientra pertanto nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi. Di conseguenza, la deduzione che può essere concessa in base alla legge del paese A per la riduzione del valore del prestito non è un pagamento nell’ambito del prestito e non rientra nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Esempio 1.19 – Pagamento in relazione alla cancellazione di uno strumento finanziario

Fatti

1. Questo esempio illustrato nella figura seguente è lo stesso dell’Esempio 1.18, salvo che BCo acquista il prestito subordinato con un sovrapprezzo pari all’importo che sarebbe stato restituito alla scadenza. Tale acquisizione comporta l’annullamento del prestito. BCo tratta il sovrapprezzo come spesa deducibile mentre ACo lo considera come un utile sulla cessione del prestito.

Domanda

2. Se l’importo versato per l’acquisizione del prestito rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura è necessaria una rettifica in conformità a tale regola.

Risposta

3. Il corrispettivo per il trasferimento del prestito deve essere trattato come effettuato nell’ambito di uno strumento finanziario in quanto il trasferimento ha l’effetto di cancellare gli obblighi di BCo nell’ambito del prestito. A meno che una legge del paese A non consideri l’importo pagato come reddito ordinario, la regola degli strumenti finanziari ibridi si applicherà per neutralizzare l’effetto del conseguente disallineamento.

Analisi

Il corrispettivo per il trasferimento è considerato un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario

4. Un pagamento effettuato da una persona per l’acquisizione di uno strumento finanziario esistente non sarà generalmente considerato come un pagamento effettuato nell’ambito dello strumento. Tuttavia, qualora il pagamento sia un corrispettivo per la cancellazione, in tutto o in parte, degli obblighi dell’emittente nell’ambito dello strumento, il pagamento deve essere considerato come rientrante nel campo di applicazione della regola. In tal caso, l’acquisizione del prestito da parte di BCo da ACo ha l’effetto di cancellare gli obblighi di BCo nell’ambito dello strumento e, di conseguenza, il corrispettivo pagato per il trasferimento del prestito dovrebbe essere considerato come un pagamento effettuato in base allo strumento stesso.

Il pagamento genererà un disallineamento da ibridi

5. Poiché il pagamento di un sovrapprezzo è deducibile in base alle leggi del paese B, il pagamento darà luogo ad un disallineamento se non è richiesto da una legge del paese A che sia incluso come reddito ordinario dal beneficiario del pagamento. Se la legge del paese A che si occupa della tassazione di questi tipi di strumenti richiede che qualsiasi utile sulla vendita di un simile prestito sia considerato come reddito ordinario ai fini fiscali, il pagamento non darà luogo ad un disallineamento. Se, tuttavia, l’utile è escluso o esente da imposizione, o ACo è imponibile sui proventi della cessione solo a causa del suo particolare status fiscale o del contesto in cui lo strumento è detenuto (ad esempio, ACo detiene il prestito come attività di negoziazione), il pagamento dovrà essere considerato come l’origine di un disallineamento. Il disallineamento sarà un disallineamento da ibridi in quanto è dovuto alle differenze nel modo in cui le leggi del paese A e del paese B qualificano i pagamenti di rimborso del capitale di uno strumento finanziario.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

6. Il paese B dovrebbe negare la deduzione per il sovrapprezzo versato ad ACo per la cancellazione degli obblighi derivanti dal prestito. Se il paese B non applica la risposta raccomandata, il paese A dovrebbe considerare il sovrapprezzo come reddito ordinario.

Esempio 1.20 – La rinuncia ad un obbligo del finanziamento non è un pagamento

Fatti

1. Questo esempio è lo stesso dell’Esempio 1.19, salvo che BCo entra in difficoltà finanziarie e non è in grado di effettuare i pagamenti di interessi e di capitale nell’ambito del prestito. ACo accetta di rinunciare al prestito e libera BCo dall’obbligo di effettuare ulteriori pagamenti di capitale e di interessi maturati. L’importo del debito a cui ACo rinuncia viene considerato deducibile in base alla legge del paese A, ma non viene considerato reddito da parte di BCo.

Domanda

2. Se il risultato di D/NI, derivante dalla ristrutturazione del prestito, rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

3. Anche se la remissione del debito è un trasferimento di valore da ACo a BCo, non è un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario. Di conseguenza, la deduzione di ACo non rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

4. La regola degli strumenti finanziari ibridi si applica solo ai pagamenti effettuati nell’ambito di uno strumento finanziario. Un pagamento sarà trattato come effettuato in base a uno strumento finanziario se è effettuato per cancellare, soddisfare o rinunciare ad un obbligo di tale strumento finanziario. La cancellazione, la soddisfazione o la rinuncia allo strumento finanziario stesso non devono essere considerati come un pagamento, anche se può dare luogo ad un trasferimento di valore tra le parti.

5. Di conseguenza, la deduzione concessa in base alla legge del paese A riguarda la rinuncia allo strumento finanziario, non un pagamento a titolo di esso, e non rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Esempio 1.21 – Disallineamento risultante dalla maturazione di interessi passivi

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo1 possiede tutte le quote di ACo2. Entrambe le società sono residenti nel paese A. ACo1 presta denaro ad ACo2 nell’ambito di un prestito subordinato. Le condizioni contrattuali del prestito prevedono il pagamento degli interessi dovuti alla scadenza o, prima, a discrezione di ACo2. Il prestito ha una scadenza lunga (50 anni) e ACo1 può rinunciare al suo diritto agli interessi in qualsiasi momento prima del pagamento.

2. Il prestito è considerato come uno strumento di debito in base alle leggi del paese A ma ACo1 e ACo2 adottano diverse politiche contabili in relazione al prestito. L’effetto di questa differenza nel trattamento contabile è che il pagamento degli interessi sul prestito è considerato come deducibile da ACo2 nell’anno in cui l’interesse viene generato, ma sarà considerato come reddito da ACo1 quando (e se) tali interessi saranno effettivamente pagati. Inoltre, se ACo1 rinuncia al suo diritto agli interessi maturati in qualsiasi momento prima del pagamento, tale rinuncia sarà considerata da ACo2 come un contributo in conto capitale e non provocherà quindi una ripresa a tassazione degli interessi precedentemente dedotti.

Domanda

3. Se l’interesse maturato, ma non pagato, dia origine ad un disallineamento da ibridi in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. Le condizioni del prestito sono tali che il contribuente non sarà in grado di stabilire, a soddisfazione dell’autorità fiscale, che il pagamento sarà effettuato o si prevede che sia effettuato entro un termine ragionevole. Di conseguenza, il fatto che gli interessi maturati siano deducibili per ACo2, ma non inclusi nel reddito di ACo1, dovrebbero essere considerati come un disallineamento ai fini fiscali. Questo disallineamento nei risultati fiscali è dovuto ai diversi modi in cui ACo1 e ACo2 rappresentano i pagamenti di interessi nell’ambito del prestito. Di conseguenza, la deduzione per gli interessi maturati sarà trattata come origine di un disallineamento da ibridi in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

L’interesse maturato è un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario

5. La Raccomandazione 1 si applica solo ai pagamenti effettuati nell’ambito di uno strumento finanziario. La definizione del pagamento in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi include anche l’accantonamento di un importo in relazione ad un’obbligazione maturata.

Il contribuente è incapace di stabilire se ci si possa aspettare che il pagamento possa ragionevolmente essere incluso nel reddito

6. Il trattamento contabile adottato da ACo2 consente ad ACo2 di considerare l’interesse come una spesa deducibile (come se fosse stato pagato) nell’esercizio in cui è maturata, tuttavia le condizioni alle quali ACo2 ha diritto alla deduzione non sono sufficienti per considerare l’interesse come reddito ordinario nelle mani di ACo1. Il semplice fatto che l’interessi sia deducibile da una parte quando matura, ma non sia incluso nel reddito ordinario dal beneficiario fino a quando non sia stato effettivamente pagato significa necessariamente che esso sarà trattato come originante un disallineamento nei risultati fiscali. In questo caso, tuttavia, la data di scadenza del termine di pagamento dello strumento, insieme al fatto che il prestito è detenuto all’interno del gruppo, indicano che le parti hanno posto poca significatività commerciale sul pagamento degli interessi maturati nell’ambito del prestito.

7. Anche se il prestito avesse una data di scadenza significativamente più breve, ACo1 ha ancora il diritto di rinunciare all’interesse in qualsiasi momento prima che l’interessi sia effettivamente pagato senza che tale rinuncia provochi conseguenze fiscali o economiche avverse per ACo1 o ACo2.

8. Di conseguenza, i contribuenti di questo esempio non saranno in grado di soddisfare, al momento dell’emissione del prestito, la richiesta della propria amministrazione fiscale sulla ragionevole previsione che gli importi trattati come un pagamento deducibile da parte di ACo2 saranno inclusi come reddito ordinario nell’ambito del metodo contabile adottato da ACo1. Il disallineamento nei risultati fiscali che si presenta nell’ambito del prestito dovrebbe pertanto essere trattato come rientrante nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Il disallineamento nei risultati fiscali sarà un disallineamento da ibridi

9. La capacità di ACo1 e ACo2 di applicare diversi trattamenti contabili (e, per estensione, fiscali) allo stesso strumento significa che il disallineamento è dovuto alle differenze nel trattamento fiscale dello strumento secondo le leggi della stessa giurisdizione.

Risposta primaria

10. Il paese A dovrebbe negare ad ACo2 la deduzione degli interessi maturati sul prestito. Se il paese A introduce una regola che limita il diritto di ACo2 alla deduzione fino a quando l’interesse non è stato effettivamente pagato, ciò può avere l’effetto di riportare tali pagamenti di interessi nell’ambito del funzionamento del safe harbour descritto nelle linee guida alla Raccomandazione 1.1 e la risposta primaria non si applicherebbe più.

Esempio 1.22 – Nessun disallineamento risultante dalla maturazione di interessi passivi

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo1 detiene il 30% delle azioni di BCo (una società costituita e fiscalmente residente nel paese B). Il resto delle azioni è di proprietà di ACo2 (una società non collegata). BCo investe in un’infrastruttura e prevede che questa non produca rendimenti per un certo numero di anni. Come finanziatore di questa operazione, ACo1 fornisce del denaro a BCo sotto forma di prestito subordinato.

2. Gli interessi maturati sul prestito sono a tasso fisso. Le condizioni contrattuali del prestito, tuttavia, prevedono che gli interessi saranno pagati solo alla scadenza del prestito (15 anni) o a discrezione di BCo e solo se saranno soddisfatti determinati requisiti di solvibilità. Inoltre, c’è un «blocco ai dividendi» sulle azioni emesse da BCo che impedisce a BCo di effettuare qualsiasi distribuzione ai propri azionisti, finché saranno contabilizzati interessi maturati ma non pagati sul prestito.

3. Il prestito è considerato come strumento di debito in base alle leggi di entrambi i paesi, tuttavia, a causa delle differenze nel modo in cui gli interessi sono contabilizzati ai fini fiscali nei due paesi, l’interesse viene considerato deducibile da BCo nell’anno in cui matura ma sarà considerato come reddito ordinario da ACo1 quando sarà effettivamente pagato.

Domanda

4. Se gli interessi maturati, ma non pagati, danno origine ad un disallineamento da ibridi in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

5. Il fatto si possa ragionevolmente prevedere che gli interessi maturati possano essere pagati e che i termini di pagamento siano ragionevoli nelle circostanze del caso dovrebbero significare che l’amministrazione fiscale non tratterà gli interessi maturati come causa di un disallineamento da ibridi.

Analisi

Si può ragionevolmente prevedere che il pagamento sarà effettuato entro un termine ragionevole

6. La regola degli strumenti finanziari ibridi non è diretta a cogliere le differenze nella tempistica del riconoscimento dei pagamenti di uno strumento finanziario. Il disallineamento nei risultati fiscali sarà trattato semplicemente come origine di un disallineamento temporale (al di fuori del campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi) se il contribuente può stabilire, a soddisfazione dell’amministrazione fiscale, che è ragionevole prevedere che il pagamento sia effettuato (cioè sia incluso nel reddito ordinario) entro un termine ragionevole.

7. In questo caso, il pagamento degli interessi non deve essere effettuati fino alla scadenza e solo se il mutuatario soddisfa determinati requisiti di solvibilità. Sebbene il periodo del prestito sia lungo (15 anni), i fatti di questo esempio, compreso il fatto che gli interessi del mutuatario e degli azionisti non siano allineati, suggeriscono che, in pratica, le parti hanno posto un reale significato commerciale sull’obbligo di effettuare pagamenti nell’ambito del prestito e che si aspettano, al momento della stipula dell’accordo, che il capitale e gli interessi in essere nell’ambito del prestito saranno pagati.

8. Il periodo di tempo per il pagamento degli interessi sarà considerato ragionevole se si possa prevedere che lo sia se l’accordo fosse stato stipulato tra parti non correlate che agiscono in un’ottica commerciale di mercato. Tale determinazione dovrebbe tener conto di fattori quali le condizioni contrattuali dello strumento, le circostanze in cui è detenuto e gli obiettivi commerciali delle parti, inclusa la natura del rendimento o altri fattori commerciali che incidano sul pagamento. In questo caso: la natura dell’investimento sottostante (infrastrutture); gli interessi potenzialmente divergenti delle parti (tenendo presente che il detentore è solo un azionista di minoranza) e le protezioni contrattuali per il beneficiario, come il blocco dei dividendi, sono tutti fattori indicativi di un accordo i cui termini possono essere considerati di mercato.

Esempio 1.23 – Pagamento di un’entità ibrida nell’ambito di uno strumento finanziario ibrido

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura seguente BCo1, una società residente nel paese B, è una controllata interamente di proprietà di ACo, una società residente nel paese A. BCo1 è considerata un’entità trasparente ai fini della legge del paese A. BCo1 prende in prestito denaro da BCo2, un’altra controllata interamente posseduta da ACo e residente nella stessa giurisdizione di BCo1.

2. Il paese B tratta il prestito come strumento di capitale. Di conseguenza, non consente a BCo1 di dedurre il pagamento e considera il pagamento come un dividendo esente nelle mani di BCo2. Il prestito è tuttavia trattato come uno strumento di debito ai sensi della legge del paese A e, poiché BCo1 è un’entità trasparente, gli interessi dovuti sul prestito sono trattati come deducibili da ACo secondo le leggi del paese A.

Domanda

3. Se il pagamento degli interessi è soggetto a rettifica in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, quali aggiustamenti sono necessari in base alla regola.

Risposta

4. Il pagamento degli interessi ricade nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

5. Il paese A dovrebbe negare ad ACo la deduzione per gli interessi pagabili nell’ambito del prestito. Se il paese A non applica la risposta raccomandata, il paese B dovrebbe trattare i pagamenti degli interessi sul prestito come reddito ordinario.

Analisi

L’accordo è uno strumento finanziario

6. Il prestito è conforme alla definizione di uno strumento finanziario in quanto è considerato come strumento di capitale in base alle leggi del paese B e come strumento di debito in base alle leggi del paese A.

Il pagamento dà origine ad un disallineamento da ibridi

7. Un risultato di D/NI si verifica quando un pagamento che è deducibile in base alle leggi di una giurisdizione (paese A) non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi di qualsiasi altra giurisdizione in cui il pagamento viene considerato come ricevuto (paese B). Il disallineamento è un disallineamento da ibridi in quanto è attribuibile alle differenze nel trattamento fiscale del prestito in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario e della giurisdizione del pagatore.

Raccomandazione primaria – Negare la deduzione nella giurisdizione del pagatore

8. La raccomandazione primaria in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi è che il paese A neghi la deduzione nella misura in cui dà origine ad un risultato di D/NI.

Regola difensiva – Richiedere che i redditi siano inclusi nel reddito ordinario del beneficiario

9. Se il paese A non applica la risposta raccomandata, allora il paese B dovrebbe trattare il pagamento deducibile come reddito ordinario nelle mani di BCo2, secondo le leggi del paese B.

Esempio 1.24 – Pagamento incluso nel reddito ordinario nell’ambito di un regime CFC

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, CCo è una società residente nel paese C e membro del gruppo ABC. CCo effettua un pagamento di 30 nell’ambito di uno strumento finanziario ibrido a BCo, un’altra società del gruppo residente nel paese B. Oltre a ricevere tale pagamento da CCo, BCo ricava anche proventi da altre fonti e sostiene delle spese, inclusi gli interessi su un prestito bancario.

2. ACo, società capogruppo, residente nel paese A, è soggetta ad un regime CFC nel paese A che attribuisce determinati tipi di reddito passivo derivanti da società controllate estere agli azionisti residenti in proporzione alla loro partecipazione in tali società. I paesi A e C hanno introdotto le raccomandazioni contenute nella presente relazione.

3. La tabella semplificata di seguito illustra le posizioni fiscali nette di ACo e BCo nel periodo in cui è stato effettuato il pagamento nell’ambito dello strumento finanziario ibrido.

4. B Co ritrae 340 di ricavi per il periodo (di cui 60 di ricavi passivi come affitti, royalties e interessi). Il pagamento di 30 nell’ambito dello strumento finanziario ibrido è escluso dal calcolo del reddito di BCo in base alla legge del paese B. BCo sostiene 70 di spese (compresi gli ammortamenti fiscali) realizzando un reddito imponibile di 270, che è tassabile all’aliquota ordinaria del 40%.

5. L’unico reddito di ACo per lo stesso periodo è il reddito di BCo attribuito in base al regime CFC del paese A. Come indicato nella tabella precedente, un importo di 80,4 viene considerato a fini fiscali come reddito ordinario e soggetto ad imposizione ad aliquota ordinaria (30%) insieme ad un credito di 27,6 per le relative imposte pagate nel paese B.

Domanda

6. Come dovrebbe impattare l’inclusione di redditi in regime CFC in base alla legge del paese A sull’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese C?

Risposta

7. Un contribuente che intenda fare affidamento su un’inclusione di redditi in regime CFC nella giurisdizione della capogruppo, per evitare un aggiustamento in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi, dovrebbe poterlo fare solo nelle circostanze in cui possa dimostrare all’amministrazione fiscale che il pagamento sarà pienamente incluso in base alle leggi della giurisdizione pertinente e soggetto ad imposizione all’aliquota ordinaria. In questo caso il contribuente sarà tenuto a dimostrare che:

  1. il pagamento nell’ambito dello strumento finanziario ibrido è di un tipo che deve essere considerato come reddito ordinario ai sensi delle norme CFC nel paese A (e non beneficia di alcuna esenzione da tali norme, ad esempio la non inclusione di redditi attivi o una soglia minima di esenzione); e
  2. il pagamento è o sarà considerato come reddito ordinario nella dichiarazione dei redditi di ACo in base alle regole di quantificazione e temporizzazione del regime CFC nel paese A.

8. I fatti di questo esempio affermano che la società capogruppo (ACo) è soggetta ad un regime CFC che attribuisce determinati tipi di reddito passivo derivanti da società controllate estere agli azionisti residenti. L’esempio non fornisce tuttavia ulteriori dettagli su se e in quale misura il pagamento in base allo strumento finanziario ibrido sia stato preso in considerazione in base alle norme di tale regime CFC. Di conseguenza, non vi sono sufficienti informazioni, nei fatti di questo esempio, affinché un’amministrazione fiscale concluda che si dovrebbe provvedere ad un eventuale aggiustamento in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

9. Se il contribuente può dimostrare, facendo riferimento alle leggi del paese A e alla dichiarazione dei redditi presentata in base alla legge del paese A che il pagamento è o sarà incluso in base alle leggi del regime CFC in tale giurisdizione, allora una giurisdizione nella posizione del paese C per evitare il rischio di doppia imposizione economica in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi dovrebbe considerare se si debba applicare la regola degli strumenti finanziari ibridi alla luce dell’inclusione nel regime CFC nel paese A. Un rimedio contro l’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi dovrebbe essere concessa solo nella misura in cui il pagamento non sia considerato ridotto o compensato da alcuna deduzione concessa dalla giurisdizione del beneficiario (paese B) e non beneficia di alcun diritto ad un credito o ad altro sgravio fiscale in base alle leggi della giurisdizione della capogruppo (paese A).

10. Infine, affinché un importo che rientri nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A sia qualificato per ottenere il rimedio dall’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese C, il contribuente necessita di dimostrare che il reddito non sia è stato compensato da alcuna deduzione ibrida in base alle leggi del paese A. In questo caso il requisito sarà soddisfatto perché il paese A ha attuato le raccomandazioni riportate nella presente relazione.

Analisi

L’inclusione di redditi nell’ambito di un regime CFC può dare luogo a doppia imposizione economica

11. La Raccomandazione 1.1 stabilisce che le giurisdizioni dovrebbero considerare come risolvere il disallineamento dei risultati fiscali nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi nel caso in cui il pagamento di uno strumento finanziario ibrido sia stato incluso nel reddito ordinario da parte dell’azionista in regime CFC e se eventuali rimedi dovrebbero essere concessi all’applicazione di tale norma nei casi in cui negare una deduzione per un pagamento che sia incluso nel reddito nell’ambito di un regime CFC possa dare luogo al rischio di doppia imposizione economica.

12. Un regime CFC spesso si concentra su alcune categorie di redditi derivanti da una società controllata estera che devono essere attribuiti all’azionista. Queste categorie, tuttavia, vengono spesso definite in relazione alla legislazione fiscale della giurisdizione dell’azionista e non corrispondono necessariamente alle stesse categorie (nonché alle norme in materia di tempistica e quantificazione) definite in relazione alla giurisdizione dei pagatori e dei beneficiari. Prima che un pagamento possa essere trattato come incluso nel reddito ordinario in base a un regime CFC o ad un altro regime di inclusione di redditi di fonte estera, il contribuente deve dimostrare che il pagamento nell’ambito dello strumento finanziario ibrido, che ha dato luogo al risultato di D/NI, rientra in un la categoria di pagamenti che deve essere considerata come reddito dell’azionista in regime CFC e non si qualifica per alcuna eccezione (ad esempio una soglia di esenzione minima o un’esenzione per i redditi attivi).

13. A fronte dei calcoli fiscali di cui sopra non esiste nulla che dimostri la relazione tra il pagamento deducibile ricevuto da BCo nell’ambito dello strumento finanziario ibrido e l’importo incluso nel reddito CFC in base alla legge del paese A. Infatti, i conti semplificati di cui sopra non forniscono alcuna prova che l’importo dei redditi CFC riconosciuti da ACo siano imputabili al pagamento effettuato in base allo strumento finanziario ibrido. In tal caso, il contribuente dovrà pertanto presentare ulteriori prove, sia per dimostrare all’amministrazione fiscale che il regime CFC ha effettivamente richiesto che il pagamento in base allo strumento finanziario ibrido sia da includere come reddito CFC e quando e in che misura il pagamento sarebbe stato riconosciuto come reddito CFC nelle mani dell’azionista. Se, per esempio, tutti i redditi di una CFC da un determinato periodo sono attribuiti ad un azionista alla fine del periodo contabile della CFC, l’azionista dovrebbe dimostrare all’amministrazione fiscale che detiene o deterrà tali azioni alla data di attribuzione.

Il pagamento è considerato come incluso nella misura in cui non sia stato ridotto o compensato da qualsiasi deduzione

14. I regimi CFC richiedono tipicamente che sia preso in considerazione l’utile netto di una CFC da fonti o attività particolari e che sia assoggettato a tassazione a livello di azionista. In questo caso BCo ha una serie di deduzioni che sono compensate dal suo reddito netto. L’esempio non fornisce alcuna informazione su se o in che misura tali deduzioni siano altresì prese in considerazione ai fini del calcolo del reddito attribuito ad ACo da una CFC.

15. Se il regime CFC del paese A considera l’importo del pagamento nell’ambito dello strumento finanziario ibrido ridotto da spese deducibili sostenute da BCo, allora solo l’importo netto del reddito CFC attribuibile al pagamento dovrebbe essere considerato come ordinario reddito secondo le leggi del Paese A.

16. Ad esempio, il regime CFC del paese A può richiedere l’intero ammontare dei redditi passivi derivanti da BCo e il pagamento in base allo strumento finanziario ibrido sia da prendere in considerazione come reddito CFC ai sensi della legge del paese A (60+30=90) ma può consentire da tale reddito CFC la deduzione di un importo proporzionale delle spese di BCo, ad eccezione degli ammortamenti (ossia una deduzione pari a 55×55/315=9,6) con la conseguente inclusione di un utile netto dalla CFC di 80,4 (oltre i crediti fiscali esteri). In questo caso una giurisdizione può ritenere che la parte di pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario ibrido effettivamente incluso nel reddito sia pari a 26,8 (30-(30/90×9,6).

Il pagamento è considerato come incluso nella misura in cui non sia coperto da alcun credito per le imposte sottostanti

17. Il regime CFC del paese A continua a trattare i redditi attribuiti come aventi diritto ai sottostanti crediti d’imposta esteri. In questo caso il pagamento che viene attribuito al reddito CFC in base alle leggi del paese A non dovrebbe essere considerato come incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese A, nella misura in cui il pagamento è coperto da tali crediti d’imposta.

18. Ad esempio, il regime CFC del paese A può consentire ad ACo di richiedere un credito d’imposta per le imposte estere sottostanti in proporzione all’effettiva aliquota di tassazione sul reddito (rettificato) di BCo (vale a dire un credito d’imposta pari a 80,4×108/315=27,5). L’effetto di questo credito d’imposta è di coprire l’85% della passività fiscale sull’importo dei redditi inclusi nel regime CFC del paese A. Applicando questa percentuale all’importo del pagamento nell’ambito dello strumento finanziario ibrido che è effettivamente incluso nel reddito del paese A (26,8) l’autorità fiscale può concludere che l’importo totale del pagamento effettuato nell’ambito dello strumento finanziario ibrido che è stato incluso nel reddito in questo esempio è 4 ((1-0,85)x26,8).

Esempio 1.25 – Il pagamento in base a un contratto di locazione è soggetto ad adeguamento solo nella misura del rendimento del finanziamento

Fatti

1. L’esempio illustrato nella figura seguente coinvolge una società residente nel paese A (ACo) che ottiene finanziamenti da una società collegata residente nel paese B (BCo). A garanzia del finanziamento, ACo trasferisce un’immobilizzazione materiale a BCo. BCo riaffitta nuovamente la stessa immobilizzazione materiale ad ACo a condizioni che danno ad ACo il diritto e l’obbligo di riacquisire l’immobilizzazione, per un valore concordato, alla fine del contratto di locazione.

2. Il paese B tratta l’accordo come una locazione finanziaria, in base alla quale ACo è considerata come proprietaria dell’attività e l’accordo tra le parti è trattato come un prestito, con i pagamenti della locazione trattati come pagamenti di interessi e capitale nell’ambito del prestito.

3. Il paese A tratta l’accordo secondo la sua forma (vale a dire come locazione ordinaria) e i pagamenti della locazione come pagamenti deducibili. L’effetto di questo accordo è che una determinata parte dei pagamenti della locazione dà origine ad un risultato di D/NI perché sono deducibili in base alla legge del paese A, ma non sono inclusi nel reddito ordinario in base alla legge del paese B (perché sono qualificati come pagamenti periodici del prezzo di acquisto o rimborsi di capitale).

Domanda

4. L’accordo è soggetto a rettifiche ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in che misura?

Risposta

5. Secondo la legge del paese A, la regola degli strumenti finanziari ibridi non si applica perché l’accordo non è un trasferimento ibrido e non è altrimenti trattato come strumento finanziario a norma del diritto locale.

6. L’accordo è trattato come strumento di debito nel paese B e BCo sarà pertanto tenuto ad applicare la regola degli strumenti finanziari ibridi ai pagamenti oggetto del contratto di locazione. Tuttavia, solo il rendimento del finanziamento sarà soggetto ad aggiustamenti nell’ambito della regola. In questo caso, il rendimento del finanziamento è totalmente imponibile ai sensi della legge del paese B, in modo da non richiedere a BCo di effettuare alcuna rettifica in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

Se la disposizione è uno strumento finanziario da determinare con riferimento al suo trattamento fiscale nazionale

7. Si prevede che le giurisdizioni utilizzino i propri concetti fiscali nazionali e la loro terminologia per definire gli accordi coperti dalla regola degli strumenti finanziari ibridi. Questa definizione di diritto locale dovrebbe includere, in genere, qualsiasi accordo di finanziamento, come un contratto di locazione, in cui una parte (BCo) fornisce denaro ad un’altra in cambio di un rendimento finanziario. Per quanto riguarda i fatti di ogni singolo caso, tuttavia, la questione se un accordo sia uno strumento finanziario (e quindi potenzialmente soggetto a rettifiche ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi) debba essere risolta solo in riferimento al trattamento fiscale nazionale di tale accordo.

La regola non si applica in base alle leggi del paese A

8. In questo caso il paese A tratta l’accordo come un accordo per la fornitura di servizi (ossia un contratto di locazione) e l’accordo non è tassato in base alle regole di tassazione del debito, del capitale o dei derivati. Poiché l’accordo non è un trasferimento ibrido e non comporta un pagamento sostitutivo (poiché non comporta il trasferimento di uno strumento finanziario), i pagamenti della locazione non saranno soggetti ad aggiustamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese A .

Nessun aggiustamento richiesto in base alle leggi del paese B

9. La regola degli strumenti finanziari ibridi è destinata esclusivamente a catturare i disallineamenti che si verificano in relazione al rendimento patrimoniale o finanziario versato in uno strumento finanziario. Di conseguenza, nel caso di specie, quando la controparte non tratti i pagamenti in base all’accordo come pagamenti in uno strumento finanziario, la regola dei strumenti finanziari ibridi dovrebbe applicarsi solo per quanto riguarda il rendimento patrimoniale o finanziario. I pagamenti nell’ambito del accordo che vengono trattati in base alla legge del paese B come prezzo di acquisto o rimborso del capitale non dovrebbero pertanto essere soggetti ad aggiustamenti ai sensi della regola. In questo caso il rendimento finanziario del contratto di locazione sarà totalmente imponibile nel paese B in base alla normativa ordinaria, per cui la regola degli strumenti finanziari ibridi non comporterà alcuna rettifica per BCo.

Esempio 1.26 – Compenso per l’acquisto di un’attività finanziaria

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo (una società residente nel paese A) trasferisce azioni a BCo. BCo paga un valore equo di mercato per le azioni. Il trasferimento di azioni avviene nello stesso giorno del pagamento. BCo acquisisce le azioni nell’ambito della propria attività di negoziazione e potrà dedurre il prezzo di acquisto per il calcolo di eventuali utili/perdite imponibili dalla cessione delle azioni.

Domanda

2. Se il pagamento comporta un risultato di D/NI in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

3. La cessione di attività finanziarie non è uno strumento finanziario in quanto non prevede un rendimento azionario o obbligazionario. Il pagamento nell’ambito della cessione di attività finanziarie non è un pagamento sostitutivo in quanto non include, o contiene, un importo che rappresenta un rendimento azionario o obbligazionario. Di conseguenza, l’operazione non rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Analisi

La cessione di attività finanziarie non è uno strumento finanziario

4. La regola degli strumenti finanziari ibridi non è destinata ad essere applicata alle cessioni di attività finanziarie se il trasferimento non è un trasferimento ibrido o prevede un pagamento sostitutivo.

5. Questa cessione di attività finanziarie non rientra nella definizione di “strumento finanziario”. Non produce un rendimento economicamente equivalente agli interessi, in quanto lo scambio di valori si verifica nello stesso giorno e non prevede alcuna diritto ad un rendimento azionario (diverso dall’eventuale rendimento di BCo per la detenzione dell’attività finanziaria trasferita).

6. La cessione di attività finanziarie non è un trasferimento ibrido (e pertanto non rientra nella definizione estesa di “strumento finanziario ibrido”) in quanto non produce una situazione in cui entrambe le parti siano contemporaneamente considerate detentori delle azioni trasferite. Inoltre, anche se il trasferimento di attività finanziarie fosse considerato come un trasferimento ibrido, la deduzione del prezzo di acquisto richiesta dall’intermediario, in questo caso, non dovrebbe essere considerata come rientrante nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi poiché tale deduzione non è il prodotto delle differenze nel trattamento fiscale della cessione di attività finanziarie tra le giurisdizioni, ma piuttosto perché l’attività finanziaria sottostante è detenuta da ACo e BCo in diverse forme (vale a dire, da ACo come strumento di capitale e da BCo come attività di negoziazione).

Il prezzo d’acquisto non include un pagamento sostitutivo

7. Poiché il prezzo di acquisto non contiene alcun elemento assimilabile ad un rendimento azionario o obbligazionario, non dovrebbe essere considerato un pagamento sostitutivo in base ad una cessione di attività finanziarie.

Esempio 1.27 – Componente interessi del prezzo di acquisto

Fatti

1. L’esempio illustrato nella figura sottostante è uguale all’Esempio 1.26 salvo che l’accordo prevede che l’importo dovuto nell’ambito della cessione di attività finanziarie sarà differito di un anno. Il prezzo di acquisto delle azioni è il loro equo valore di mercato alla data dell’accordo più un aggiustamento equivalente ad un tasso di interesse di mercato sul prezzo di acquisto non pagato. Il paese B consente a BCo di considerare la quota di interesse del prezzo di acquisto come una spesa separata deducibile ai fini fiscali, mentre, in base alla legge del paese A, l’intero prezzo di acquisto (compreso la componente di interesse) è considerato come corrispettivo per la cessione di attività finanziarie.

Domanda

2. In che misura si applica la regola degli strumenti finanziari ibridi per allineare le conseguenze fiscali ordinarie per ACo e BCo in relazione al prezzo di acquisto.

Risposta

3. Il contratto di cessione di attività finanziarie è, in base alla legge del paese B, considerato come causa di origine di una spesa di finanziamento deducibile. La legge del paese B dovrebbe pertanto trattare il pagamento nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi. La legge del paese A non considera il pagamento come reddito ordinario nell’ambito di uno strumento finanziario. Il pagamento degli interessi dà quindi luogo ad un disallineamento imputabile ai diversi modi in cui l’accordo di cessione di attività finanziarie è qualificato dalle leggi del paese A e del paese B. Per questo motivo, a BCo dovrebbe essere negata una deduzione in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi.

4. A meno che il trasferimento di attività finanziarie rientri nella definizione di “trasferimento ibrido”, la regola degli strumenti finanziari ibridi non si applica nel paese A in quanto la legge del paese A non considera l’accordo tra le parti come strumento finanziario.

5. Il pagamento degli interessi nell’ambito della cessione di attività finanziarie non costituisce un pagamento sostitutivo poiché il pagamento di interessi non rappresenta un rendimento azionario o obbligazionario sulle azioni sottostanti.

Analisi

La cessione di attività finanziarie non è soggetta alla regola dei strumenti finanziari ibridi nel paese A, a meno che non costituisca un trasferimento ibrido

6. Sebbene le giurisdizioni siano incoraggiate a garantire che la regola degli strumenti finanziari ibridi si applichi a qualsiasi accordo che produca un rendimento azionario o obbligazionario, le norme non intendono standardizzare le categorie di strumenti finanziari o armonizzare il loro trattamento fiscale e, nel caso di specie, in cui l’elemento di finanziamento è effettivamente incorporato nel calcolo del prezzo di acquisto di un accordo di trasferimento di attività, dovrebbe essere lasciato alla legge del paese A determinare se l’importo versato nell’ambito della cessione di attività finanziarie dovrebbe essere tassato come pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario.

7. L’accordo tra le parti è trattato come un contratto di trasferimento di attività finanziarie ai sensi della legge del paese A e la parte di interessi del prezzo di acquisto non viene tassata separatamente in base alle regole di tassazione del debito, del patrimonio netto o dei derivati. Di conseguenza, la regola degli strumenti finanziari ibridi non si applica nel paese A.

8. Il pagamento nell’ambito di tale accordo sarebbe considerato uno strumento finanziario ai sensi della legge del paese A, tuttavia, se il modo in cui l’operazione è strutturata comporti che ACo e BCo siano considerati contemporaneamente come titolari delle azioni trasferite. In tal caso il pagamento della componente interessi nell’ambito del contratto di trasferimento di attività finanziarie avrebbe dovuto essere trattato, in base alla legge del paese A, come un pagamento deducibile nell’ambito di uno strumento finanziario che avrebbe determinato un disallineamento da ibridi a fini fiscali.

La regola di pagamento sostitutivo non si applica nel paese A

9. Le regole relative ai pagamenti sostitutivi nella Raccomandazione 1.2(e) neutralizzano qualsiasi risultato di D/NI per alcuni versamenti effettuati in base ad un accordo di trasferimento di attività finanziarie. La regola si applica, tuttavia, ad un contribuente che trasferisce uno strumento finanziario per un corrispettivo che include un importo che rappresenta un rendimento azionario o obbligazionario sullo strumento sottostante. In questo caso gli interessi pagati nell’ambito del contratto di trasferimento di attività finanziarie non sono stati calcolati in base al rendimento dell’attività sottostante. Di conseguenza, il pagamento degli interessi non rientra nell’ambito della regola dei pagamenti sostitutivi.

La componente di interesse del prezzo di acquisto è soggetta alla regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B

10. BCo non considera la quota di interessi del prezzo di acquisto come corrispettivo di vendita, ma la tratta come una spesa di finanziamento separata e deducibile. In quanto tale, il pagamento è soggetto a tassazione secondo le regole di tassazione del debito o dei derivati finanziari nel paese B e pertanto dovrebbe essere considerato come rientrante nell’ambito di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi.

11. Il pagamento degli interessi dà origine ad un risultato di D/NI perché il pagamento non ha alcun significato indipendente in base alla legge del paese A e viene semplicemente trattato come componente del prezzo di acquisto pagato per le azioni. Questo disallineamento nei risultati fiscali è dovuto alle differenze nel trattamento fiscale dell’accordo di trasferimento delle attività finanziarie ai sensi delle leggi dei paesi A e B e, di conseguenza, è un disallineamento da ibridi soggetto ad aggiustamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B.

12. Nel caso in cui la controparte dell’accordo non tratti l’aggiustamento come pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario, l’importo dell’adeguamento dovrebbe essere limitato alla quota considerata, in base alla legge del paese B, come rendimento azionario o obbligazionario.

Esempio 1.28 – Interesse pagato da un intermediario

Fatti

1. Questo esempio è uguale all’Esempio 1.27, salvo che BCo acquisisce l’attività finanziaria nell’ambito delle sue attività di negoziazione e ha il diritto di dedurre il prezzo di acquisto al momento del calcolo del suo utile (imponibile) sull’attività.

Domanda

2. In che misura applica la regola degli strumenti finanziari ibridi per allineare le conseguenze fiscali ordinarie per ACo e BCo in relazione al prezzo di acquisto.

Risposta

3. Le rettifiche richieste dalla regola degli strumenti finanziari ibridi sono le stesse di cui all’Esempio 1.27, tuttavia, negare la deduzione per la componente interesse del prezzo di acquisto versato da BCo (ossia la deduzione attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento) non dovrebbe pregiudicare la capacità di BCo di considerare l’intero importo dovuto nell’ambito del contratto di trasferimento di attività finanziaria per calcolare eventuali utili o perdite imponibili sull’acquisizione e lo cessione dell’attività.

Analisi

La componente di interesse del prezzo di acquisto è un pagamento che è soggetto alla regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B

4. Come descritto in dettaglio nell’analisi dell’Esempio 1.27, la legge del paese B considera il pagamento come un costo di finanziamento separato e deducibile e, in quanto tale, il pagamento deve essere considerato come rientrante nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi nella misura in cui dia origine ad un risultato di D/NI.

L’adeguamento in base alla legge del paese B non dovrebbe pregiudicare la capacità di BCo di richiedere la deduzione per le spese sostenute per l’acquisizione di un’attività finanziaria di negoziazione

5. L’utile netto di un contribuente dalla negoziazione di titoli nel corso del normale svolgimento dell’attività sarà spesso soggetta ad imposizione come reddito ordinario. I proventi, le spese, gli utili e le perdite derivanti dall’acquisto, dalla detenzione e dalla vendita di tali titoli verranno inclusi o dedotti dal reddito imponibile, a seconda dei casi, a prescindere da ciò che le regole ordinarie considerino come pagamenti nell’ambito di questi strumenti o come tali importi siano contabilizzati in bilancio o nel conto economico. La regola degli strumenti finanziari ibridi non dovrebbe impedire all’intermediario di essere in grado di richiedere una deduzione per una spesa sostenuta per l’acquisizione di un’attività finanziaria di negoziazione nel corso della sua attività ordinaria, a condizione che il contribuente sia totalmente imponibile sull’utile netto di tali attività di negoziazione.

6. In linea di principio, la deduzione che un intermediario ha diritto a richiedere per il costo dell’acquisizione di un’attività finanziaria nel corso della sua ordinaria attività non dovrebbe essere influenzata dall’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi. La detrazione rivendicata dall’intermediario non sarà imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento in base al quale è stato effettuato il pagamento, ma piuttosto perché il particolare status dell’intermediario lo autorizza a tener conto di tutte le spese ai fini fiscali.

7. Anche nei casi in cui l’intermediario faccia affidamento sulla particolare qualificazione fiscale del pagamento per determinare le sue conseguenze fiscali (come per il pagamento degli interessi), l’intermediario dovrebbe poter continuare a dedurre tale pagamento, nonostante l’applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi, a condizione che tale deduzione sia coerente con lo status del contribuente. Pertanto, nel caso di specie, la negazione della deduzione di interessi in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi non dovrebbe pregiudicare la capacità del contribuente di richiedere una deduzione per l’importo versato per l’acquisizione dello strumento finanziario.

Esempio 1.29 – Interesse pagato a un intermediario

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.27, salvo che ACo vende l’attività finanziaria nelle sua ordinaria attività di negoziazione ed è tenuta a considerare l’intero importo del pagamento come reddito ordinario al momento del calcolo del suo utile (tassabile) sull’attività finanziaria.

Domanda

2. In che misura applica la regola degli strumenti finanziari ibridi per allineare le conseguenze fiscali ordinarie per ACo e BCo in relazione al prezzo di acquisto.

Risposta

3. Le rettifiche richieste dalla regola degli strumenti finanziari ibridi sono le stesse di quelle descritte nell’Esempio 1.27. Il fatto che ACo possa considerare l’importo degli interessi pagati nell’ambito del contratto di cessione di attività finanziaria come utile imponibile non dovrebbe pregiudicare l’ammontare dell’aggiustamento richiesto dalla legge del paese B.

Analisi

La componente di interesse del prezzo di acquisto è un pagamento deducibile nell’ambito di uno strumento finanziario ibrido

4. Come descritto in dettaglio nell’analisi dell’Esempio 1.27, la legge del paese B considera la quota di interesse del pagamento come un costo di finanziamento separato e deducibile e, in quanto tale, deve essere considerato come un pagamento deducibile nell’ambito di uno strumento finanziario ai sensi della legge del paese B.

La componente di interesse del prezzo di acquisto non è inclusa nel reddito ordinario in base alla legge del paese A

5. La componente di interesse del prezzo di acquisto non deve essere considerata come un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario che ha generato reddito ordinario in base alle leggi del paese A, anche se ad ACo può essere richiesto di assoggettare tutta o una parte del corrispettivo della cessione di tale attività finanziaria in quanto reddito ordinario ai fini fiscali.

6. Per determinare se un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario ha determinato un disallineamento nei risultati fiscali, la regola degli strumenti finanziari ibridi si riferisce solo al trattamento fiscale del pagamento previsto in base alle leggi della giurisdizione della controparte piuttosto che al suo effettivo trattamento fiscale nelle mani della controparte. Il fatto che ACo sia un intermediario e possa includere, mediante il pagamento, i proventi derivanti dalla cessione delle attività finanziarie di negoziazione nel proprio reddito ordinario, non avrà alcun impatto sulla determinazione se le condizioni contrattuali dello strumento ed i pagamenti effettuati generino un risultato di D/NI.

Esempio 1.30 – Aggiustamento del prezzo di acquisto per i profitti trattenuti

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura sottostante, ACo (una società residente nel paese A) trasferisce le azioni di CCo, una controllata interamente posseduta nel paese C, a BCo, una società residente nel paese B, nell’ambito di un accordo di cessione di attività finanziarie. BCo paga un valore equo di mercato per le azioni. Sebbene il trasferimento di azioni avviene nello stesso giorno del pagamento, la vendita avviene nel corse del periodo contabile di CCo.

2. ACo ha diritto ad una rettifica del prezzo di acquisto. L’importo dell’adeguamento sarà calcolato in riferimento al reddito operativo di CCo alla fine del periodo contabile. Tale adeguamento viene considerato come una spesa deducibile ai sensi della legge del paese B mentre ACo considera l’intero pagamento come corrispettivo per la cessione di un’attività finanziaria immobilizzata e soggetto ad imposizione ad un’aliquota preferenziale.

Domanda

3. Se il pagamento dell’adeguamento rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. La regola degli strumenti finanziari ibridi dovrebbe essere applicata nel paese B per negare una deduzione per il pagamento se il pagamento è effettuato in base ad un accordo strutturato.

5.Sebbene la regola degli strumenti finanziari ibridi non si applica, generalmente, nel paese A (perché ACo non tratta il pagamento effettuato in base ad uno strumento finanziario) il pagamento costituisce la corresponsione di un rendimento azionario sulle azioni trasferite che potrebbero essere soggette ad aggiustamento nell’ambito della regola dei pagamenti sostitutivi.

Analisi

La natura del trasferimento di attività finanziarie come strumento finanziario deve essere determinata in base al diritto nazionale

6. Il contratto di cessione di azioni potrebbe rientrare nella definizione di strumento finanziario ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi perché fornisce ad ACo un rendimento azionario. La relazione incoraggia i paesi a compiere ragionevoli sforzi per assicurare che la regola degli strumenti finanziari ibridi si applichi agli strumenti che producono un rendimento azionario o obbligazionario al fine di garantire la coerenza nell’applicazione della regola. Tuttavia, l’intenzione delle norme non è quella di armonizzare il modo in cui gli strumenti finanziari sono trattati ai fini fiscali e, in casi complessi, dovrebbe essere lasciata al diritto nazionale la determinazione della linea di confine tra uno strumento finanziario e altri tipi di accordi in quanto coerente con l’intento complessivo della regola.

Applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B

7. La legge del paese B non tratta l’adeguamento del prezzo di acquisto come parte integrante del corrispettivo per la vendita di azioni, ma lo considera come una spesa separata deducibile. Il pagamento dell’aggiustamento è quindi relativo ad un rendimento azionario di uno strumento finanziario e pertanto deve essere considerato come un pagamento soggetto alla regola degli strumenti finanziari ibridi ai sensi della legge del paese B.

8. Il pagamento dell’adeguamento dà origine ad un risultato di D/NI perché il pagament, in base alla legge del paese A, è trattato semplicemente come componente del prezzo di acquisto. Il pagamento deve essere considerato come causa di un risultato di D/NI indipendentemente dal fatto che sia richiesto ad ACo di considerare il corrispettivo della vendita di azioni come reddito ordinario (vedere l’analisi nell’Esempio 1.29). Questo disallineamento nei risultati fiscali è dovuto alle differenze nel trattamento fiscale dell’accordo di trasferimento delle azioni ai sensi delle leggi dei paesi A e B e, di conseguenza, è un disallineamento da ibridi soggetto ad aggiustamento ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B.

9. Quando, come nel caso di specie, un paese considera l’accordo come strumento finanziario e l’altro non lo fa, l’aggiustamento effettuato dal paese che applica la regola dovrebbe essere limitato alla parte di pagamento che è considerato come rendimento azionario.

Applicazione della regola dei pagamenti sostitutivi nel paese A

10. ACo non considera il pagamento come effettuato nell’ambito di uno strumento finanziario (in quanto l’intero importo dovuto è trattato in base alla legge del paese A come il corrispettivo per la vendita di azioni).

11. Anche se la regola degli strumenti finanziari ibridi non si applica nel paese B per neutralizzare il disallineamento nei risultati fiscali, il pagamento, tuttavia, può ancora rientrare nell’ambito dalla regola dei pagamenti sostitutivi di cui alla Raccomandazione 1.2(e). In base a questa regola, un contribuente che trasferisce uno strumento finanziario per un corrispettivo che includa un importo che rappresenta il rendimento dello strumento sottostante (un pagamento sostitutivo), deve includere tale pagamento nel reddito ordinario se il pagamento sostitutivo è deducibile in base alle leggi della giurisdizione della controparte ed il rendimento sottostante sarebbe stato imponibile se fosse stato pagato direttamente nell’ambito dello strumento finanziario. Pertanto, in questo esempio, se ACo avesse trattato un dividendo ricevuto da CCo come reddito ordinario, il pagamento sarebbe considerato come un pagamento sostitutivo e soggetto ad aggiustamenti in base a tali regole.

Esempio 1.31 – Prestito strutturato come un pronti contro termine di azioni

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura seguente, ACo, una società residente nel paese A, desidera prendere in prestito del denaro da BCo, controparte non collegata residente nel paese B. BCo suggerisce di strutturare il prestito come una transazione di vendita e riacquisto (pronti contro termine) al fine di offrire a BCo una garanzia sul prestito e di assicurarle un costo fiscale minore (e quindi un minore costo di finanziamento per le parti) nell’ambito del contratto.

2. Nell’ambito del pronti contro termine, ACo trasferisce titoli a BCo in base a un accordo che prevede che ACo (o un suo affiliato) riacquisirà tali azioni ad una data futura per un prezzo concordato che rappresenti un rendimento finanziario al netto delle distribuzioni di dividendi ricevuti da BCo sulle azioni trasferite durante il periodo del pronti contro termine.

3. Questo tipo di finanziamento può essere descritto come un “pronti contro temine a pagamento netto”. Ciò è dovuto al fatto che BCo (il finanziatore nell’ambito del contratto e il titolare temporaneo delle azioni durante il periodo del pronti contro termine) non paga i dividendi che riceve sulle azioni sottostanti ad ACo (titolare economico delle azioni). Questi dividendi sono invece trattenuti da BCo come parte del suo rendimento complessivo nell’ambito del finanziamento.

4. In questo esempio si presume che il paese B tassi l’accordo secondo la sua forma. BCo è tassato come se fosse il beneficiario effettivo dei dividendi pagati sulle azioni sottostanti e ha diritto a chiedere il beneficio dell’esenzione per tali dividendi ai sensi della legge del paese B. Il paese A tassa l’accordo secondo la sua sostanza economica. Per finalità fiscali del paese A, il pronti contro termine è trattato come un prestito ad ACo che è garantito dalle azioni trasferite. ACo è considerata come titolare delle azioni secondo la legge del paese A con il corrispondente diritto ai dividendi che sono pagati su tali azioni durante il periodo del pronti contro termine. Nell’ambito del sistema fiscale del paese A, ACo viene tassato sul dividendo, al lordo dell’imposta sottostante (presumibilmente pagata) sui profitti a fronte dai quali viene pagato il dividendo e viene concesso un credito per le imposta estere sottostanti. Poiché, tuttavia, questo strumento finanziario è un pronti contro termine a pagamento netto, in cui il finanziatore trattiene il dividendo come parte del rendimento concordato sul prestito, ACo sostiene una spesa di finanziamento deducibile pari all’importo del dividendo trattenuto da BCo .

5. Supponiamo che l’importo che BCo inizialmente paghi per le azioni sia pari a 2.000. La durata del pronti contro termine è un anno ed il rendimento finanziario concordato è del 3,5%. Normalmente ACo sarebbe obbligato a ricomprare le azioni al valore di 2.070. In tal caso, tuttavia, BCo riceve e trattiene un dividendo di 70 sulle azioni, il che significa che il prezzo di riacquisto delle azioni sarà di 2.000 (anche se il costo netto del del pronti contro termine per ACo è 70). Di seguito è riportata una tabella che indica la posizione fiscale di ACo e BCo nell’ambito di questo accordo.

6. Come illustrato nella tabella precedente, BCo riceve un dividendo di 70 che è considerato esente da imposta in base alla legge del paese B. Il dividendo corrisponde esattamente al rendimento contrattuale di BCo nell’ambito del pronti contro termine. BCo acquisisce le azioni e rivende allo stesso prezzo e, di conseguenza, non realizza alcun utile che potrebbe altrimenti essere soggetto ad imposta nel paese B.

7. Anche ACo include questo dividendo nel calcolo dell’imposta sul reddito unitamente ad un credito per imposte estere di 30. ACo ha tuttavia il diritto di dedurre la spesa di finanziamento nell’ambito del pronti contro termine (compreso il dividendo trattenuto da BCo). Tale deduzione può essere dovuta al fatto che le leggi del paese A qualificano il pronti contro termine come prestito (cioè uno strumento finanziario) e considerano l’importo del dividendo che viene pagato e trattenuto da BCo come interessi nell’ambito di tale prestito o perché considera il rendimento netto da tali tipi di operazioni (vale a dire pronti contro termine su azioni) come una perdita o un utile fiscalmente ammissibile, in modo che, data la natura dell’accordo fra le parti, l’importo del dividendo che viene pagato e trattenuto da BCo sarà considerato come deduzione nel calcolo del reddito imponibile di ACo.

8. Mentre, dal punto di vista di ACo, l’accordo può dare origine ad un risultato che non è sostanzialmente diverso da un prestito ordinario, l’accordo genera un vantaggio fiscale per BCo in quanto i costi di finanziamento di ACo sono pagati con un dividendo di 70 che non è incluso nel reddito ordinario di BCo a causa dell’esenzione del dividendo nel paese B.

Domanda

9. Se l’accordo rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura è necessaria una rettifica in conformità a tale regola.

Risposta

10. Il pronti contro termine è un trasferimento ibrido ed il pagamento del dividendo sulle azioni sottostanti dà origine ad un risultato di D/NI tra le parti dell’accordo. Il paese A considera il dividendo versato sulle azioni trasferite come un onere deducibile nel pronti contro termine mentre il paese B tratta lo stesso pagamento come un rendimento sulle azioni sottostanti (e, di conseguenza, come esente da imposte). Questo disallineamento è un disallineamento da ibridi perché è imputabile alla differenza nel modo in cui i paesi A e B qualificano i pagamenti effettuati nel pronti contro termine.

11. Sebbene ACo e BCo non siano parti correlate, l’accordo è stato progettato per produrre il disallineamento nei risultati fiscali e rientra pertanto nel campo di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi. Di conseguenza, il paese A dovrebbe negare una deduzione per i costi di finanziamento previsti dall’accordo. Nel caso in cui il paese A non applichi la risposta raccomandata in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi, il rendimento finanziario dovrebbe essere incluso nel reddito ordinario in base alle leggi del paese B.

Analisi

La Raccomandazione 2.1 non si applica all’accordo

12. Può essere il caso che il paese B abbia attuato regole coerenti con la Raccomandazione 2.1 che avrebbe eliminato il beneficio dell’esenzione per i dividendi nei casi in cui il pagamento sia deducibile a fini fiscali. In questo caso, tuttavia, la Raccomandazione 2.1 non si applica, in genere, poiché questa norma riguarda solo il trattamento fiscale del pagamento in base alle leggi della giurisdizione dell’emittente e se l’emittente ha diritto ad una deduzione per tale pagamento. Poiché il dividendo non è deducibile per l’emittente, ma per ACo (la controparte del pronti contro termine) le modifiche alla legislazione interna raccomandate nella Raccomandazione 2.1 non limiterebbero, normalmente, il diritto di BCo a un’esenzione sul dividendo.

L’accordo è uno strumento finanziario ai sensi della legge del paese A

13. Il paese A qualifica il dividendo che viene versato a BCo in base al pronti contro termine come interessi su un prestito o consente altrimenti ai contribuenti di tener conto della spesa netta di questo tipo di accordi come deduzione nel calcolo del reddito imponibile di ACo. Di conseguenza, il pronti contro termine dovrebbe essere considerato come rientrante nella regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese A.

L’accordo è un trasferimento ibrido in base alla legge del paese B

14. Il pronti contro termine è un trasferimento ibrido in quanto:

  1. in base alle leggi del paese B, BCo è il titolare delle azioni e i diritti di ACo in tali azioni sono considerati come obbligo di BCo a restituire le azioni ad ACo; e
  2. secondo le leggi del paese A, ACo è il titolare delle azioni, mentre i diritti di BCo su tali azioni sono considerati come una garanzia del prestito.

Pertanto, anche se il pronti contro termine è qualificato come un semplice accordo di trasferimento di attività finanziarie in base alle leggi del paese B, i pagamenti effettuati in base al pronti contro termine devono essere considerati come effettuati nell’ambito di uno strumento finanziario ai fini della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B e devono essere soggetti ad un aggiustamento nella misura in cui essi comportino un disallineamento nei risultati fiscali attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento.

Il pagamento nell’ambito del pronti contro termine dà origine ad un disallineamento da ibridi

15. La regola degli strumenti finanziari ibridi si applica quando un pagamento deducibile nell’ambito di uno strumento finanziario non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario ed il disallineamento nei risultati fiscali è imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento.

16. In questo caso, l’operazione di pronti contro termine è considerata come strumento finanziario in base alla legge del paese A. Il pagamento che dà origine al risultato di D/NI è il dividendo sulle azioni trasferite che è trattenuto da BCo nell’ambito del pronti contro termine. Questo dividendo è considerato come una spesa deducibile da ACo e non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi del paese B. Questo disallineamento nei risultati fiscali è attribuibile alle differenze tra le leggi del paese A e del paese B nel trattamento fiscale del pronti contro termine.

17. Sebbene, secondo il diritto nazionale, BCo avrebbe trattato normalmente il pagamento che dà origine al risultato di D/NI come un pagamento separato sulle azioni sottostanti (e non un pagamento in base al pronti contro termine stesso), in quanto, in questo caso, l’accordo di trasferimento di attività finanziarie costituisce un trasferimento ibrido, BCo è tenuta a considerare il modo in cui il pagamento è qualificato dalle leggi del paese A.

Un disallineamento sarebbe sorto anche se il dividendo fosse stato considerato come reddito ordinario in base alla legge del paese A

18. Nei fatti di questo esempio, il dividendo sulle azioni sottostanti è considerato, in base alla legge del paese A, come causa di un diritto al credito per le imposte estere sottostanti pagate dall’emittente e pertanto non è incluso nel reddito ordinario quando viene considerato come ricevuto da ACo. Come per altri tipi di strumenti finanziari, tuttavia, le regole dei trasferimenti ibridi non tengono conto del fatto che i fondi ottenuti da ACo nell’ambito del pronti contro termine siano stati investiti in attività che generano reddito ordinario. L’aggiustamento che deve essere effettuato in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi non sarà quindi influenzata dal fatto che ACo tratti il dividendo sulle azioni trasferite come reddito ordinario.

L’accordo è strutturato

19. I fatti affermano che una delle ragioni per la strutturazione del prestito come pronti contro termine è assicurare un costo fiscale minore per le parti nell’ambito del contratto. I fatti dell’accordo indicano che è stato progettato per produrre un disallineamento. In questo caso, se le parti del pronti contro termine non sono correlate, le parti avranno convenuto un tasso di finanziamento più basso di quello che avrebbero accettato se il rendimento del pronti contro termine fosse stato imponibile nel paese B.

Aggiustamento ai sensi della legge del paese A

20. La raccomandazione primaria secondo la regola degli strumenti finanziari ibridi è che il paese A neghi ad ACo la deduzione delle spese di finanziamento nell’ambito del pronti contro termine nella misura in cui tali spese non sono incluse nel reddito ordinario della controparte.

Aggiustamento ai sensi della legge del paese B

21. Sebbene il paese B non tratti il pronti contro termine come strumento finanziario ai fini del diritto nazionale, l’accordo rientrerebbe tuttavia nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese B in quanto trasferimento ibrido. Se il disallineamento nei risultati fiscali non viene neutralizzata dal paese A negando la deduzione per la spesa di finanziamento nell’ambito del pronti contro termine, tale importo dovrebbe essere considerato come incluso nel reddito ordinario secondo la legge del paese B.

Esempio 1.32 – Contratto di prestito di azioni

Fatti

1. La figura seguente illustra un accordo di prestito di azioni. Un prestito di azioni è simile al pronti contro termine (descritto nell’Esempio 1.31) in quanto le azioni sono trasferite ad un titolare temporaneo (il mutuatario) che dovrà restituire tali azioni in una data successiva in modo che il cedente (il prestatore delle azioni) continui ad essere esposto al pieno rischio ma abbia diritto ai rendimenti della detenzione delle azioni nell’ambito degli obblighi della controparte del contratto di prestito di azioni. La differenza tra un pronti contro termine ed un accordo di prestito di azioni è che il trasferimento originario delle azioni non prevede un corrispettivo definito. L’obbligo del mutuatario è quello di trasferire titoli uguali o similari al prestatore delle azioni in una data successiva.

2. Il prestatore di azioni si preoccuperà di garantirsi dal rischio di inadempimento da parte del mutuatario, per cui nella maggior parte delle transazioni di prestito di azioni commerciali il prestatore di azioni richiederà al mutuatario una garanzia di valore almeno uguale al valore delle azioni prestate. Spesso questa garanzia è in forma investimento in titoli obbligazionari. Gli accordi di prestito titoli commerciali prevedono che il mutuatario riceva un rendimento sulla garanzia emessa e che al prestatore sia pagato un compenso che possa essere escluso dai rendimenti della garanzia.

3. In entrambe le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine, è possibile – o addirittura previsto – che sorga un pagamento di interessi o di dividendi durante il corso del prestito di azioni o del pronti contro termine. Se le azioni non vengono restituite al prestatore prima che sia stato pagato un dividendo sulle stesse azioni, il prestatore richiede generalmente un “dividendo prodotto” al mutuatario, equivalente a quello che altrimenti sarebbe stato pagabile sulle azioni sottostanti. Questa situazione può essere confrontata con quella del pronti contro termine a pagamento netto, descritto nell’Esempio 1.31, in cui il prezzo di riacquisto è definito nell’accordo e viene ridotto da eventuali pagamenti di dividendi o interessi pagati e trattenuti dal titolare temporaneo dei titoli.

4. Un motivo comune per intraprendere un’operazione di prestito titoli è che il mutuatario ha deciso di vendere le azioni “a pronti” (cioè azioni che il mutuatario non ha) e ha bisogno di consegnare tali azioni all’acquirente. Il mutuatario prevede che le azioni potranno essere acquistate in un momento successivo per un prezzo inferiore e possano quindi essere ritrasferite al prestatore delle azioni realizzando un utile che rifletta la differenza tra i proventi di vendita e il successivo prezzo di riacquisto, ridotto da tutti i costi dell’accordo di prestito azionario. In questo esempio, BCo prende in prestito azioni nell’ambito di un prestito di azioni di ACo (un membro dello stesso gruppo di controllo) che intende vendere “a pronti”. In questo caso, però, non viene effettuata la successiva cessione delle azioni e BCo finisce per detenere le azioni oltre la data di pagamento di un dividendo. BCo è pertanto tenuta a versare il dividendo ad ACo in misura pari all’importo del dividendo ricevuto sulle azioni sottostanti. Di seguito è riportata una semplificata illustrazione delle conseguenze fiscali di tale accordo:

5. Durante la durata del prestito, ACo incassa gli interessi sulla garanzia emessa da BCo. ACo rende a BCo sia la garanzia che gli interessi incassati su questa garanzia al termine della transazione al netto di un compenso. BCo detiene le azioni in prestito oltre la data di pagamento di un dividendo e effettua il pagamento di tale dividendo ad ACo. BCo ha diritto al beneficio dell’esenzione sul dividendo sottostante, ma ha il diritto di considerare il dividendo prodotto come un onere deducibile. Tale deduzione può essere dovuta al fatto che le leggi del paese B prevedono specificamente una deduzione per i dividendi prodotti o perché la legge del paese B considera il rendimento netto da tali tipi di accordi (vale a dire prestiti di azioni) come utile o perdita fiscalmente ammissibile. Data la natura dell’accordo tra le parti, l’importo versato ad ACo nell’ambito del prestito di azioni verrà considerato come deduzione nel calcolo del reddito imponibile di ACo.

6. La legge del paese A trascura il trasferimento delle azioni nell’ambito del contratto e considera ACo come se continuasse a detenere le azioni durante la durata del prestito di azioni. Il pagamento del dividendo è considerato come un dividendo esente sulle azioni sottostanti in modo tale che ACo non abbia alcuna imposta netta da versare nell’ambito del contratto (diverso dalla commissione di prestito che riceve da BCo).

7. L’effetto netto di tale accordo è che BCo ha sostenuto una spesa deducibile di 70 per il pagamento del dividendo prodotto che non è incluso nel reddito ordinario di ACo. Il reddito totale nell’ambito del contratto (incluso il dividendo ricevuto e gli interessi maturati sulla garanzia) è di 95, tuttavia, ai fini fiscali, l’operazione genera una perdita netta di 50 per BCo e ACo è imponibile solo sulla commissione del prestito azionario.

Domanda

8. Se l’accordo rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi e, in caso affermativo, in quale misura è necessaria una rettifica in conformità a tale regola.

Risposta

9. Il prestito azionario è un trasferimento ibrido ed il pagamento del dividendo prodotto in base al prestito delle azioni dà origine ad un risultato di D/NI. I pagamenti effettuati nel pronti contro termine danno origine ad una deduzione nel paese B attribuibile alle condizioni contrattuali dell’accordo tra le parti, mentre il paese A tratta lo stesso pagamento come un rendimento sulle azioni sottostanti (e, di conseguenza, come esente da imposte). Pertanto, il disallineamento nei risultati fiscali dovrebbe essere considerato come un disallineamento da ibridi in quanto è attribuibile alle differenze nel modo in cui i paesi A e B qualificano i pagamenti nell’ambito di un prestito di azioni.

10. Inoltre, nei fatti di questo esempio, il pagamento effettuato sarà un pagamento sostitutivo in modo che rientri nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi anche nel caso in cui la deduzione richiesta da BCo non sia imputabile al trattamento fiscale dei pagamenti sul prestito azionario, ma all’acquisizione e alla vendita delle azioni sottostanti.

11. ACo e BCo sono parti correlate e l’accordo rientra quindi nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi. Di conseguenza, il paese B dovrebbe negare la deduzione per i costi di finanziamento previsti dall’accordo, indipendentemente dal motivo per cui la deduzione è richiesta da BCo. Nel caso in cui il paese B non applichi la risposta raccomandata in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi, il rendimento del finanziamento dovrebbe essere incluso nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A.

Analisi

La Raccomandazione 2.1 non si applica all’accordo

12. Può essere il caso che il paese A abbia attuato norme conformi alla Raccomandazione 2.1 che avrebbe eliminato il beneficio dell’esenzione del dividendo nei casi in cui il pagamento sia deducibile ai fini fiscali. In questo caso, tuttavia, la Raccomandazione 2.1 non si applica, poiché questa norma riguarda solo il trattamento fiscale del pagamento in base alle leggi della giurisdizione dell’emittente e se l’emittente ha diritto ad una deduzione per tale pagamento. In questo caso il dividendo non è deducibile per l’emittente ma per BCo (la controparte del pronti contro termine) e, di conseguenza, le modifiche alla legislazione interna raccomandate dalla Raccomandazione 2.1 non limiterebbero normalmente il diritto di ACo ad un’esenzione sul dividendo.

L’accordo è uno strumento finanziario ai sensi della legge del paese B

13. La deduzione che BCo richiede per il dividendo prodotto non deriva da una perdita di negoziazione delle azioni prestate (contrariamente ai fatti dell’Esempio 1.34), piuttosto, la deduzione è imputabile al trattamento fiscale dei pagamenti nell’ambito di un prestito di titoli. Un contribuente nel paese B avrà diritto di dedurre il dividendo prodotto indipendentemente dal suo particolare status o dal modo in cui considera le azioni sottostanti. In tal caso, laddove il paese B garantisca specificamente ai contribuenti una deduzione per i pagamenti di dividendi prodotti, il paese B dovrebbe trattare tali importi come versati nell’ambito di uno strumento finanziario e potenzialmente soggetti ad aggiustamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi.

L’accordo è un trasferimento ibrido che dovrebbe essere trattato come strumento finanziario in base alla legge del paese A

14. Sebbene il paese A ignora l’esistenza del prestito azionario e non lo considera come strumento finanziario a fini del diritto nazionale, tale accordo rientrerebbe tuttavia nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi perché è un accordo di trasferimento di attività finanziarie in cui :

  1. secondo le leggi del paese A, ACo è considerato come proprietario delle azioni ed i diritti di BCo sulle azioni sono considerati come un prestito da parte di ACo; e
  2. secondo le leggi del paese B, BCo è il titolare delle azioni in base al trasferimento ed i diritti di ACo su tali azioni sono considerati come obbligo di BCo di ritrasferire le azioni ad ACo.

Il prestito azionario è dunque un trasferimento ibrido nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi, a prescindere dal fatto che l’accordo non sia trattato come strumento finanziario ai sensi della legge del paese A.

Il pagamento nell’ambito del prestito di azioni dà origine ad un disallineamento da ibridi

15. La regola degli strumenti finanziari ibridi si applica quando un pagamento deducibile nell’ambito di uno strumento finanziario non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario ed il disallineamento nei risultati fiscali è imputabile alle condizioni contrattuali dello strumento.

16. In questo caso, l’operazione di prestito di azioni è considerata come strumento finanziario ai sensi della legge del paese B. Il pagamento che dà luogo al risultato di D/NI è il dividendo prodotto che viene considerato come una spesa deducibile da parte di BCo e non è incluso nel reddito ordinario in base alle leggi del paese A. Questo disallineamento nei risultati fiscali è imputabile alle differenze tra le leggi del paese A e del paese B nel trattamento fiscale del prestito di azioni.

17. Sebbene in base alla legge nazionale, ACo, avrebbe ordinariamente considerato il pagamento del dividendo prodotto che dà origine al risultato di D/NI come un pagamento separato sulle azioni sottostanti (e non un pagamento in base al prestito stesso), in quanto, in questo caso, l’accordo di trasferimento di attività finanziarie costituisce un trasferimento ibrido, ACo è tenuto a tener conto del modo in cui il pagamento è qualificato dalle leggi del paese B.

Un disallineamento sorgerebbe anche se il dividendo fosse stato trattato come reddito ordinario in base alla legge del paese B

18. Per quanto riguarda i fatti di questo esempio, il dividendo sulle azioni sottostanti è considerato esente in base alla legge del paese B. Come per gli altri tipi di strumenti finanziari, tuttavia, le regole dei trasferimenti ibridi non sono influenzate dal fatto che il finanziamento fornito in base al prestito di azioni sia stato investito in attività che generano un reddito ordinario. L’aggiustamento che deve essere effettuato in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi non dipenderà pertanto dal trattamento fiscale del dividendo in base alle leggi del paese A. Questo principio è illustrato nell’Esempio 1.33.

Trattamento fiscale di BCo nel caso in cui il pagamento di dividendi prodotti dia origine ad una perdita di negoziazione

19. L’aggiustamento che deve essere effettuato nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi è generalmente limitato ad allineare le conseguenze fiscali che sono imputabili al trattamento fiscale dello strumento stesso. L’aggiustamento non intende influire sugli esiti fiscali che sono esclusivamente imputabili allo status del contribuente o al contesto in cui lo strumento è detenuto. Di conseguenza, come esposto più dettagliatamente nell’Esempio 1.34, la negazione della deduzione nel paese B ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi non dovrebbe generalmente avere un impatto sulla posizione di un intermediario finanziario in relazione alla tassazione di un eventuale utile o perdita netta della sua attività di negoziazione.

20. Tuttavia, in questo caso, si noti che il dividendo prodotto è un pagamento sostitutivo che rientra nel campo di applicazione della Raccomandazione 1.2(e) in quanto è il pagamento di un importo che rappresenta un rendimento azionario sulle azioni sottostanti. Le regole dei pagamenti sostitutivi si applicano a qualsiasi tipo di risultato di D/NI indipendentemente dal fatto che tale risultato sia attribuibile alle condizioni contrattuali dello strumento, allo status fiscale delle parti o al contesto in cui si detiene l’attività finanziaria. A differenza delle regole applicabili ai disallineamenti da ibridi nell’ambito di uno strumento finanziario, la regola dei pagamenti sostitutivi sono tuttavia innescate solo se le differenze tra il trattamento fiscale del pagamento sostitutivo ed il rendimento sottostante dello strumento possono compromettere l’integrità della regola degli strumenti finanziari ibridi. In particolare, un pagamento sostitutivo che dà origine ad un risultato di D/NI sarà soggetto ad aggiustamento se il sottostante rendimento azionario o obbligazionario sull’attività trasferita sono considerati esenti o esclusi dal reddito nelle mani del beneficiario. Stando a questi fatti, dunque, se il dividendo sottostante versato a BCo è esente dall’imposta sul reddito, il pagamento del dividendo prodotto sarà considerato come il risultato di un disallineamento nei risultati fiscali, indipendentemente dal motivo per il quale la deduzione è richiesta da BCo in base alla legge del paese B.

Adeguamento ai sensi della legge del paese B

21. La raccomandazione primaria secondo la regola degli strumenti finanziari ibridi è che il paese B neghi una deduzione per il dividendo prodotto nella misura in cui il dividendo non sia incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese A.

Adeguamento ai sensi della legge del paese A

22. Sebbene il paese A non tratti il pronti contro termine come uno strumento finanziario ai fini del diritto nazionale, tale accordo rientrerebbe tuttavia nell’ambito di applicazione della regola degli strumenti finanziari ibridi in base alla legge del paese A, sia perché è un trasferimento ibrido sia perché il dividendo è un pagamento sostitutivo. Se il disallineamento nei risultati fiscali non viene neutralizzata dal paese B, negando una deduzione per il dividendo prodotto in base al prestito di azioni, allora tale importo dovrebbe essere considerato come incluso nel reddito ordinario secondo la legge del paese A.

Esempio 1.33 – Contratto di prestito di azioni in cui il cessionario è imponibile per il dividendo sottostante

Fatti

1. In questo esempio i fatti sono gli stessi dell’Esempio 1.32, salvo che il dividendo versato sulle azioni sottostanti è considerato soggetto ad imposta in base alla legge del paese B. Di seguito viene illustrata una semplificata illustrazione delle conseguenze fiscali di tale accordo.

2. Come nell’Esempio 1.32, la legge del paese A trascura il trasferimento delle azioni nell’ambito del contratto e considera ACo come se continuasse a detenere le azioni durante la durata del prestito azionario. Il pagamento dei dividendi è trattato come se fosse un dividendo esente sulle azioni sottostanti in modo che ACo non abbia alcuna imposta netta da pagare nell’ambito del contratto (diversa dalla commissione del prestito).

3. Ai sensi della legge del paese B, BCo è considerata come percipiente di un dividendo imponibile sulle azioni in prestito e ha diritto ad una deduzione per il dividendo prodotto che versa ad ACo. BCo è anche imponibile sugli interessi pagati sulla garanzia e quindi ha un reddito netto pari al suo reddito imponibile.

4. L’effetto netto di tale accordo, sia in termini fiscali sia economici, e dopo aver preso in considerazione il trattamento fiscale del dividendo sottostante ricevuto da BCo, è che entrambe le parti rimangono nella stessa posizione, come se l’operazione non avesse avuto luogo (salvo che ACo percepisce una commissione sul prestito dei titoli).

Domanda

5. Se l’accordo di prestito azionario rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

6. Il prestito azionario è un trasferimento ibrido ed il pagamento del dividendo prodotto in base al prestito delle azioni dà origine ad un risultato di D/NI. Il paese B tratta il dividendo prodotto come una spesa separata deducibile mentre il paese A tratta lo stesso pagamento come un rendimento sulle azioni sottostanti (e, di conseguenza, esente da imposizione). Pertanto, il disallineamento nei risultati fiscali dovrebbe essere trattato come una differenza da ibridi perché è dovuta alle differenze nel modo in cui i paesi A e B qualificano e trattano i pagamenti effettuati in base al trasferimento ibrido.

7. Come per gli altri tipi di strumenti finanziari, la regole sui trasferimenti ibridi non tiene conto del fatto che i fondi ottenuti con il trasferimento siano stati investiti in attività che generano un rendimento imponibile o esente. L’aggiustamento che il cedente è tenuto a fare per il pagamento in base ad un pronti contro termine o ad un prestito titoli non è influenzato dal fatto che BCo sia tassabile sul dividendo sottostante.

8. Tuttavia, non è richiesto alcun aggiustamento nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi nel paese B, se BCo è un operatore che acquisisce le azioni nell’ambito della sua attività di negoziazione, a condizione che BCo sia soggetto ad imposta sul rendimento netto derivante dall’acquisizione, dalla detenzione e dalla cessione di tale attività. Sebbene il dividendo prodotto sia un pagamento sostitutivo che dà origine ad un risultato di D/NI, non sarà richiesto alcun aggiustamento in base alla regola dei pagamenti sostitutivi, poiché BCo è imponibile sul dividendo che riceve sulle azioni sottostanti e ad ACo non sarebbe stato normalmente richiesto di includere tale dividendo nel reddito imponibile.

9. In questo caso, è improbabile che l’accordo sia un accordo strutturato (in quanto entrambe le parti sono rimaste nella stessa posizione dopo le imposte come se l’operazione non fosse mai avvenuta). Di conseguenza, la regola degli strumenti finanziari ibridi si applicherebbe generalmente solo se ACo e BCo siano parti correlate.

Analisi

Il pagamento nell’ambito del prestito di azioni dà origine ad una differenza da ibridi

10. Come già ampiamente discusso nell’Esempio 1.32, l’accordo di prestito azionario è trattato come strumento finanziario ai sensi della legge del paese B e come un trasferimento ibrido in base alla legge del paese A ed il pagamento del dividendo prodotto dà luogo a un risultato di D/NI attribuibile alla termini dello strumento. Di conseguenza, l’analisi applicabile a tale accordo è la stessa di cui all’Esempio 1.32 ed il pagamento dovrebbe essere considerato come soggetto ad adeguamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi.

11. Ciò nonostante, basandosi sui fatti di questo esempio, l’operazione non genera alcun vantaggio fiscale per ACo o per BCo, e ciò è dovuto al fatto che BCo ha detenuto le quote in prestito e ha ottenuto un rendimento imponibile sul dividendo sottostante. La politica di base della Raccomandazione 1 è quella di allineare il trattamento fiscale dei pagamenti effettuati in base ad uno strumento azionario o obbligazionario, in modo che gli importi che non siano totalmente tassati nella giurisdizione del beneficiario non siano trattati come spese deducibili nella giurisdizione del pagatore. Il funzionamento della regola degli strumenti finanziari ibridi riguarda solo il trattamento fiscale previsto per i pagamenti effettuati nell’ambito dello strumento e non tiene conto del fatto che il reddito che finanzia la spesa nell’ambito dell’accordo sia soggetto ad imposta nella giurisdizione del pagatore. BCo non si trova in una posizione diversa da quella in cui sarebbe stato se avesse preso in prestito denaro da ACo nell’ambito di uno strumento finanziario ibrido ordinario e avesse investito i fondi presi in prestito in un’attività che genera un reddito imponibile.

Trattamento fiscale di BCo nel caso in cui il pagamento del dividendo prodotto dia origine ad una perdita di negoziazione

12. L’aggiustamento che deve essere effettuato nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi è, tuttavia, generalmente limitato ad adeguare le conseguenze fiscali imputabili al trattamento fiscale dello strumento stesso. L’aggiustamento non intende influire sugli esiti fiscali che sono esclusivamente imputabili allo status del contribuente o al contesto in cui lo strumento è detenuto. Di conseguenza, come esposto più dettagliatamente nell’Esempio 1.34, la negazione della deduzione nel paese B in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi non dovrebbe generalmente avere un impatto sulla posizione di un operatore finanziario in relazione alla tassazione di una qualsiasi utile o perdita netta della sua attività di negoziazione.

13. Inoltre, il dividendo prodotto non è un pagamento sostitutivo che rientra nel campo di applicazione della Raccomandazione 1.2 (e), in quanto il dividendo sulle azioni sottostanti è imponibile come reddito ordinario in base alla legge del paese B e considerato esente in base alla legge del paese A. Pertanto, se BCo è un operatore che acquisisce le azioni nella sua ordinaria attività di negoziazione, dovrebbe essergli consentito di tener conto del dividendo prodotto come deduzione per il calcolo del reddito netto.

Esempio 1.34 – Contratto di prestito di azioni in cui i dividendi prodotti danno luogo ad una perdita di negoziazione

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.33 eccetto che BCo è un operatore finanziario che, secondo la legge del paese B, è tenuto a includere il reddito netto dalle sue attività di negoziazione nel proprio reddito imponibile. BCo prende in prestito azioni da parte di ACo (un membro dello stesso gruppo di controllo) per venderli “a pronti”. Durante la durata del prestito, a BCo è richiesto di versare un dividendo ad ACo. BCo allora acquista le stesse azioni sul mercato e le restituisce ad ACo per soddisfare i propri obblighi nell’ambito dell’accordo di prestito azionario.

2. Come indicato nell’Esempio 1.32, una ragione comune per intraprendere un’operazione di prestito titoli è che il mutuatario ha accettato di vendere le azioni “a breve” (cioè azioni che il mutuatario non ha) e ha bisogno di consegnare tali azioni all’acquirente. Il mutuatario prevede che le azioni possano essere acquistate in una data successiva per un prezzo più basso e possano quindi essere trasferite nuovamente al prestatore realizzando un guadagno che rifletta la differenza tra i proventi di vendita e il successivo prezzo di acquisto sul mercato, ridotto da qualsiasi costo emergente nell’ambito del prestito azionario. In questo esempio BCo potrebbe avere aspettato che il valore delle azioni diminuisca, una volta che le azioni avranno prodotto il dividendo e successivamente riflettano ancora la loro capacità di produrre il dividendo, nel caso in cui il valore delle azioni non sia diminuito e BCo finisca per riacquistare le azioni per un importo pari ai proventi della vendita “a breve”. Di seguito è riportata una semplificata illustrazione delle conseguenze fiscali di tale accordo:

3. In questo caso, BCo prende in prestito le azioni da ACo e le vende a una parte non correlata per il loro valore di mercato di 1.000. BCo riacquista infine queste azioni, in questo caso, allo stesso prezzo (1.000) e le restituisce ad ACo per chiudere la transazione. BCo incorpora il costo del dividendo prodotto nel calcolo dei suoi profitti o perdite fiscali complessive sulla negoziazione come segue:

4. BCo ha realizzato una perdita complessiva di negoziazione pari a 70 che, sommata al reddito derivante dalla garanzia rilasciata, risulta per BCo in una perdita per il periodo. ACo tratta il dividendo prodotto come reddito esente esenzione sulle azioni sottostanti.

Domanda

5. Se l’accordo di prestito azionario rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

6. Sebbene il prestito azionario sia trattato come un trasferimento ibrido, l’aggiustamento da effettuare in base alla regola degli strumenti finanziari ibridi non dovrebbe pregiudicare la deduzione per BCo del dividendo prodotto nella misura in cui la legge del paese B richieda che il pagamento sia preso in considerazione nel calcolo del reddito (imponibile) di BCo sulla sua attività di negoziazione complessiva.

7. Il dividendo prodotto costituirà, tuttavia, un pagamento sostitutivo soggetto ad aggiustamento in base alla Raccomandazione 1.2 (e), se la legge del paese B non avrebbe considerato BCo come soggetto ad imposta al tasso marginale pieno sul dividendo sottostante.

Analisi

Il dividendo prodotto dà origine ad una perdita di negoziazione e non viene considerato come pagamento deducibile nell’ambito di uno strumento finanziario

8. La regola degli strumenti finanziari ibridi non è generalmente finalizzata ad influire sulle norme nazionali di tassazione dell’utile o della perdita per l’acquisizione e la cessione di beni. Allo stesso modo, un operatore finanziario dovrebbe avere il diritto di prendere in considerazione tutti gli importi versati o ricevuti per l’acquisizione, la detenzione e la cessione di un’attività finanziaria di negoziazione ai fini del calcolo del proprio reddito netto dalle sue attività di negoziazione anche quando tali importi siano pagati o ricevuti nell’ambito di uno strumento finanziario come un prestito di azioni.

9. Il criterio di base per la deduzione richiesta da BCo in questo caso non è il fatto che il pagamento costituisca un onere finanziario, bensì il fatto che tutte le spese vanno tenute in considerazione per calcolare il rendimento complessivo dell’attività di negoziazione. La deduzione è pertanto non imputabile ai termini dello strumento, ma piuttosto al particolare trattamento fiscale del contribuente e alla natura del bene sottostante che è oggetto della negoziazione.

10. La regola degli strumenti finanziari ibridi non dovrebbe operare per limitare la capacità dell’operatore finanziario di richiedere una deduzione per un pagamento in uno strumento finanziario a condizione che il pagamento sia effettuato nell’ambito di tale attività di negoziazione ed il rendimento netto da tale attività di negoziazione del contribuente sia imponibile all’aliquota marginale piena. Il particolare meccanismo con cui l’operatore finanziario ottiene il beneficio della deduzione non dovrebbe pregiudicare il suo diritto a chiedere tale deduzione, a condizione che il rendimento netto dell’acquisizione, della detenzione e della cessione delle azioni sia soggetto ad imposta come reddito ordinario.

Il dividendo prodotto potrebbe essere un pagamento sostitutivo soggetto a adeguamento ai sensi della Raccomandazione 1

11. Il dividendo prodotto è il pagamento di un rendimento azionario in base ad un accordo di trasferimento di attività che dà origine ad un risultato di D/NI e può quindi rientrare nel campo di applicazione della regole sui pagamenti sostitutivi. Sebbene in questo caso la Raccomandazione 1.2(e)(ii) non si applichi (poiché l’esempio dimostra che la legge del paese A considererebbe il dividendo sottostante come esente) la regola potrebbe ancora essere applicata se le leggi del paese B avessero altrimenti trattato il dividendo sulle azioni sottostanti come esente o ammissibile ad un qualunque altro tipo di sgravio fiscale. Il fatto che BCo non riceva effettivamente un dividendo sulle azioni sottostanti non impatta sull’applicazione della regola dei pagamenti sostitutivi che riguardano il risultato fiscale previsto nell’ambito del contratto in base alla qualificazione del contratto e ai pagamenti effettuati nell’ambito di tale contratto rispetto all’effettivo risultato della negoziazione.

Esempio 1.35 – Contratto di prestito di azioni in cui nessuna delle controparti tratta l’accordo come uno strumento finanziario

Fatti

1. I fatti di questo esempio sono gli stessi dell’Esempio 1.34 tranne per il fatto che entrambe le giurisdizioni rispettano la forma giuridica dell’operazione (come vendita e riacquisto di titoli) in modo che nessuna giurisdizione tratti il prestito di azioni come strumento finanziario a fini fiscali. Di seguito è riportata una semplificata illustrazione delle conseguenze fiscali di tale accordo:

2. Come nell’Esempio 1.34, BCo prende in prestito le azioni da ACo e le vende “a pronti” ad una parte non correlata per il loro valore di mercato di 1.000. Durante il periodo del prestito di azioni, BCo è tenuto a pagare un dividendo prodotto ad ACo. BCo alla fine acquista le azioni per lo stesso prezzo e le restituisce ad ACo per chiudere la transazione. Durante la durata del prestito, ACo guadagna un interesse per la garanzia e paga sia la garanzia che gli interessi su quella garanzia a BCo alla fine dell’operazione, al netto di un compenso.

3. Invece di trattare il dividendo prodotto come elemento separato deducibile, sia ACo che BCo lo considerano come un adeguamento del costo di acquisizione delle azioni. Il rendimento totale dell’operazione di prestito azionario per ACo e BCo può essere calcolato come segue:

4. La perdita di BCo sulla negoziazione di azioni è deducibile in base alla legge del paese B mentre l’utile sulla negoziazione è trattato come un reddito escluso ai sensi della legge del paese A.

Domanda

5. Se si applica la regola degli strumenti finanziari ibridi per neutralizzare il disallineamento dei risultati fiscali nell’ambito di questo accordo.

Risposta

6. La Raccomandazione 1.2 (e) si applicherà per neutralizzare il disallineamento nei risultati fiscali se fosse richiesto ad ACo di considerare il dividendo versato sulle azioni sottostanti come reddito ordinario o a BCo di esentare il dividendo sottostante.

Analisi

Il dividendo prodotto non è considerato un pagamento nell’ambito di uno strumento finanziario

7. Entrambi i paesi A e B considerano il prestito di azioni come una vera e propria vendita, in modo tale che il pagamento non sia considerato, in base alle leggi del paese A o del paese B, come pagamento soggetto alle regole del diritto locale per la tassazione del rendimento obbligazionario, azionario o degli strumenti finanziari derivati. Inoltre, il trasferimento di attività non è considerato come un trasferimento ibrido soggetto ad adeguamenti ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi. Di conseguenza, né il paese A né il paese B applicano la regola degli strumenti finanziari ibridi per regolare il trattamento fiscale del pagamento.

Le rettifiche necessarie per superare l’esistenza di un disallineamento nel trattamento fiscale del dividendo e del dividendo prodotto

8. Un accordo di trasferimento di attività come questo comporterà problemi fiscali quando il trasferimento porta come risultato che le parti ottengono un risultato fiscale complessivo migliore rispetto a quello che avrebbero ottenuto se il cedente avesse ricevuto un pagamento diretto del rendimento azionario o obbligazionario sottostante.

9. Se l’accordo di trasferimento di attività effettivamente consente ad ACo di sostituire quello che sarebbe stato altresì un dividendo imponibile con un reddito non imponibile o se BCo avrebbe avuto diritto ad un’esenzione sul dividendo sottostante, la Raccomandazione 1.2(e) si applicherà per adeguare l’esito della D/NI tra le parti per impedire che tali tipi di accordi minimo l’integrità della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Esempio 1.36 – Deduzione del sovrapprezzo pagato per acquistare un’obbligazione con interessi maturati

Fatti

1. Nell’esempio illustrato nella figura seguente, ACo (una società residente nel paese A) e BCo (una società residente nel paese B) detengono ciascuno il 50% delle azioni ordinarie di CCo (una società residente nel paese C). CCo emette un prestito obbligazionario a BCo. Il prestito è trattato come strumento di debito in base alle leggi del paese C, ma come strumento di capitale (ossia un’azione) in base alle leggi del paese B. I pagamenti di interessi sul prestito sono detraibili nel paese C ma trattati come dividendi esenti secondo la legge del paese B. BCo successivamente trasferisce il prestito obbligazionario ad ACo.

2. L’obbligazione è emessa per un capitale di 20 milioni e ha un tasso di interesse del 12% che viene pagato in rate semestrali di uguale importo nell’anno. ACo acquisisce il prestito da parte di BCo prima del pagamento degli interessi con un ordinario contratto di vendita. ACo, per acquisire l’obbligazione, paga un sovrapprezzo di 0,8 milioni che rappresenta l’interesse maturato ma non pagato sul prestito. Secondo la legge del paese A, il sovrapprezzo obbligazionario può essere dedotto a fronte del reddito degli interessi mentre, in base alla legge del paese B, il premio viene considerato come un rendimento di capitale escluso. La tabella che indica il trattamento fiscale di ACo, BCo e CCo, per quanto riguarda la vendita e l’acquisto dell’obbligazione, è di seguito riportata:

3. Come illustrato nella tabella precedente, il pagamento di interessi di 1,2 milioni dà origine a una deduzione per CCo e ad un reddito per ACo. ACo è tuttavia autorizzato ad una deduzione di 0,8 milioni per il sovrapprezzo pagato per l’obbligazione. BCo non riceve alcun interesse sul prestito e tratta il sovrapprezzo pagato per l’obbligazione da parte di ACo come un reddito (esente) per la cessione di un’attività finanziaria. Nel complesso, l’accordo dà luogo ad una deduzione (per CCo) di 1,2 milioni e ad un reddito netto (per ACo) di 0,4 milioni.

Domanda

4. Se la regola degli strumenti finanziari ibridi si innesca per neutralizzare il disallineamento dei risultati fiscali nell’ambito di questo accordo.

Risposta

5. Il sovrapprezzo pagato per l’obbligazione è un pagamento sostitutivo ai sensi della Raccomandazione 1.2(e). Di conseguenza, se l’accordo di trasferimento del prestito è stato stipulato nell’ambito di un’operazione strutturata, la regola degli strumenti finanziari ibridi dovrebbe essere applicata per adeguare il trattamento fiscale dell’importo pagato per il prestito nella misura necessaria per neutralizzare il disallineamento dei risultati fiscali.

Analisi

L’obbligazione è uno strumento finanziario, ma un pagamento di interessi sotto l’obbligazione non dà origine ad una mancata corrispondenza ibrida

6. Sebbene il pagamento degli interessi sul prestito costituisce una deduzione nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi, l’intero importo di tale pagamento è incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese A. Pertanto, il pagamento degli interessi nell’ambito di questo accordo non dà origine ad un disallineamento nei risultati fiscali.

7. Sebbene il pagamento del sovrapprezzo sia deducibile in base alla legge del paese A e non sia incluso nel reddito ordinario in base alla legge del paese B, questo pagamento non è un pagamento nell’ambito del prestito obbligazionario, ma un pagamento per acquisire l’obbligazione e tale pagamento crea un disallineamento nei risultati fiscali secondo la regola degli strumenti finanziari ibridi solo se il contratto di acquisizione dell’obbligazione è considerato come uno strumento finanziario o un trasferimento ibrido.

Il contratto per l’acquisizione dell’obbligazione non è uno strumento finanziario

8. In questo caso, il trasferimento di attività finanziarie è descritto come un contratto ordinario di vendita in modo che né la legge del paese A né la legge del paese B considerino il sovrapprezzo pagato per il prestito come un rendimento finanziario separato. Il contratto per l’acquisizione dell’obbligazione non è quindi uno strumento finanziario che rientra nell’ambito o nell’intento della Raccomandazione 1.

Il premio è un pagamento sostitutivo

9. Sebbene nessuna delle parti del contratto consideri il contratto di vendita come strumento finanziario, il corrispettivo per la vendita dell’obbligazione include un importo che rappresenta un rendimento obbligazionario o azionario sullo strumento finanziario sottostante, che rientra nella Raccomandazione 1.2(e). In questo caso il sovrapprezzo rappresenta il rendimento finanziario maturato sullo strumento sottostante. Se il rendimento del finanziamento fosse stato versato direttamente al cedente, avrebbe dato luogo ad un disallineamento da ibridi in base alla Raccomandazione 1. Di conseguenza, il pagamento del sovrapprezzo dovrebbe essere considerato come origine di un disallineamento soggetto ad aggiustamento ai sensi della regola degli strumenti finanziari ibridi.

L’aggiustamento è necessario se l’accordo è un accordo strutturato

10. La regola degli strumenti finanziari ibridi si applica alle operazioni stipulate con una persona correlata o quando il pagamento è effettuato in base ad un accordo strutturato e il contribuente è parte di tale accordo strutturato. In questo caso, il fatto che ACo e BCo detengano entrambe una parte di azioni in CCo non le rende parti correlate ai fini della Raccomandazione 10. L’accordo sarà, tuttavia, un accordo strutturato se i fatti e le circostanze, inclusa la partecipazione congiunta in CCo, indica che l’accordo è stato progettato per produrre il disallineamento dei risultati fiscali.

Esempio 1.37 – Dividendi prodotti su una negoziazione di azioni fallita

Fatti

1. La figura seguente illustra una situazione in cui un operatore finanziario (ACo) ha acquisito o preso in prestito azioni da una terza parte non collegata e le cede a BCo. Le azioni trasferite hanno diritto a un dividendo deliberato ma non pagato (vale a dire le azioni sono vendute a BCo comprensive del dividendo). A causa di un errore di elaborazione, tuttavia, le azioni vengono consegnate dopo che il dividendo è stato registrato in contabilità, in modo tale che il dividendo sia effettivamente pagato ad ACo. Alla data in cui il dividendo (non deducibile) è effettivamente pagato, ACo riceve il dividendo (anche se non detiene le azioni) e lo rigira a BCo con la quale era d’accordo nel vendere le azioni comprensive del dividendo, ma le ha consegnate senza dividendo.

2. In base alla legge del paese A, ACo sarebbe considerato come proprietario delle azioni al momento del pagamento del dividendo e, nel caso di un contribuente ordinario, sarebbe prevista un’esenzione per il dividendo. ACo è tuttavia un operatore finanziario e pertanto il dividendo è incorporato nel calcolo del rendimento complessivo (imponibile) di ACo per l’acquisizione, la detenzione e lo cessione delle attività finanziarie. Il dividendo è, pertanto, trattato come reddito ordinario di ACo e il dividendo prodotto è trattato come una spesa di negoziazione deducibile. Ai sensi della legge del paese B, BCo è anch’esso considerato come proprietario delle azioni e tratta il dividendo prodotto come un dividendo esente sulle azioni sottostanti. Il pagamento effettuato dà dunque un risultato di D/NI.

Domanda

3. Se il pagamento del dividendo prodotto rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi.

Risposta

4. Sebbene l’accordo di trasferimento di attività finanziarie è un trasferimento ibrido, il dividendo prodotto non rientra nell’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi, in quanto l’esito di D/NI è esclusivamente imputabile al diverso status fiscale delle controparti, in particolare perché ACo è un operatore finanziario e tutti i suoi utili e perdite sono tenuti in considerazione nel calcolo dei profitti imponibili come reddito ordinario. Inoltre, il pagamento del dividendo prodotto non è un pagamento sostitutivo che ha l’effetto di evitare un disallineamento da ibridi sullo strumento sottostante in quanto il trattamento fiscale ordinario del pagatore e del beneficiario è stato mantenuto nell’ambito del contratto e il dividendo non è fiscalmente deducibile per l’emittente.

5. La raccomandazione 2.2 si applicherà all’accordo per limitare la capacità di ACo di beneficiare di eventuali crediti per imposte pagate sul dividendo sottostante.

Analisi

6. Sebbene entrambe le parti di questo accordo lo tratterebbero normalmente come un trasferimento di attività finanziarie, e quindi fuori dall’ambito della regola degli strumenti finanziari ibridi, l’accordo è un trasferimento ibrido (che è considerato uno strumento finanziario ai fini dell’operatività di tali regole) perché è un accordo di trasferimento di attività in cui:

  1. secondo le leggi del paese A, ACo è titolare delle azioni e i diritti di BCo in tali azioni sono considerati come obbligo di ACo di trasferire il dividendo a BCo; e
  2. in base alle leggi del paese B, BCo è titolare delle azioni, mentre i diritti di ACo in tali azioni sono trattati come derivanti dall’accordo di trasferimento di attività con BCo.

La proprietà in questo contesto comprende tutte le regole che comportano la tassazione del contribuente sui flussi di cassa relativi all’attività finanziaria sottostante.

7. Sebbene l’accordo sia un trasferimento ibrido, l’esito di D/NI che sorge nel trasferimento ibrido non è imputabile ai termini dello strumento (ma allo status operatore finanziario di ACo) e quindi non darà luogo ad un disallineamento da ibridi. Poiché il dividendo sottostante è imponibile per ACo ed esente per BCo, anche le regole dei pagamenti sostitutivi non sono applicabili. Se, tuttavia, il regime fiscale del paese A avesse caratteristiche insolite, il che significa, ad esempio, che il dividendo sulle azioni sottostanti non fosse imponibile nel paese A o se l’accordo fosse stato deliberatamente strutturato come una trattativa fallita per consentire a BCo di ricevere in esenzione il rimborso del prezzo d’acquisto piuttosto che un dividendo imponibile sulle azioni sottostanti, il pagamento può essere considerato come un pagamento sostitutivo rientrante nella regola degli strumenti finanziari ibridi.