Raccomandazione 3 1.Neutralizzare i disallineamenti nella misura in cui i pagamenti diano origine a risultati di D/NI La seguente regola dovrebbe essere applicata a un pagamento trasparente effettuato da un pagatore ibrido che comporta una disallineamento da ibridi: a. la giurisdizione del pagatore negherà una deduzione per tale pagamento nella misura in cui dà origine ad un risultato di D/NI; b. se la giurisdizione del pagatore non neutralizza il disallineamento, la giurisdizione del beneficiario richiederà che tale pagamento sia incluso nel reddito ordinario nella misura in cui il pagamento dà origine ad un risultato di D/NI; c. non si verificherà il disallineamento nella misura in cui la deduzione nella giurisdizione del pagatore sia compensata dall’inclusione nel reddito ordinario in base alle leggi di entrambe le giurisdizioni del beneficiario e del pagatore (c.d. reddito a doppia inclusione); d. qualsiasi deduzione che superi l’entità del reddito a doppia inclusione (la deduzione in eccesso) può essere compensata con un reddito a doppia inclusione in un altro periodo. 2. La regola si applica solo ai pagamenti trasparenti effettuati da un pagatore ibrido Ai fini di questa regola: a. un pagamento trasparente è un pagamento che è deducibile in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e che è fiscalmente irrilevante in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario; b. un soggetto sarà un pagatore ibrido quando il trattamento fiscale a lui riservato in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario definisce il pagamento come un pagamento trasparente. 3. La regola si applica solo ai pagamenti che comportano un disallineamento da ibridi Un pagamento trasparente effettuato da un pagatore ibrido provoca un disallineamento da ibridi se, in base alle leggi della giurisdizione del pagatore, la deduzione può essere ammessa a fronte di un reddito che non è un reddito a doppia inclusione. 4. Ambito di applicazione della regola Questa regola si applica solo se le parti coinvolte nel disallineamento fanno parte dello stesso gruppo di controllo o se il pagamento è effettuato in base ad un accordo strutturato ed il contribuente è parte di tale accordo strutturato. |
Panoramica
115. Un pagamento deducibile può dare origine ad un risultato di D/NI in cui il pagamento è effettuato da un’entità ibrida che è fiscalmente irrilevante in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario. Tali pagamenti trasparenti possono dare origine a preoccupazioni in materia fiscale quando tale deduzione può essere compensata con redditi che non sono considerati tali in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario (cioè contro un reddito che non è un “reddito a doppia inclusione”). Lo scopo della regola dei pagamenti ibridi trasparenti è di evitare che un contribuente aderisca ad accordi strutturati, o accordi con i membri dello stesso gruppo di controllo, che sfruttino le differenze nel trattamento fiscale del pagatore per ottenere tali risultati.
116. La raccomandazione primaria secondo la regola dei pagamenti ibridi trasparenti è che la giurisdizione del pagatore dovrebbe limitare l’importo della deduzione che può essere richiesta per il pagamento trasparente alla somma totale dei due redditi oggetto di inclusione. La regola difensiva impone alla giurisdizione del beneficiario di includere un importo equivalente nel reddito ordinario.
117. Un elemento di reddito dovrebbe essere considerato come un reddito a doppia inclusione se viene considerato come reddito in base alle leggi di entrambe le giurisdizioni del pagatore e del beneficiario. Può essere possibile intraprendere un confronto per ciascuna voce di reddito in casi semplici, in cui il pagatore ibrido partecipa a poche transazioni. Tuttavia, in casi più complessi, i paesi possono decidere di adottare una soluzione di implementazione più semplice per tenere traccia delle deduzioni e degli elementi di reddito a doppia inclusione, che si fondi, per quanto possibile, sulle norme nazionali esistenti, sulla prassi amministrativa, sulle presunzioni e su calcoli fiscali, continuando a soddisfare gli obiettivi strategici di base della regola dei pagamenti ibridi trasparenti. Esempi di possibili soluzioni di implementazione sono identificati nei capitoli 3, 6 e 7 e descritti in dettaglio negli esempi.
118. Le giurisdizioni utilizzano diversi periodi contabili e dispongono di regole diverse per il riconoscimento degli elementi di reddito o di spesa. Tali differenze temporali e di quantificazione non dovrebbero essere considerate come originanti dei disallineamenti nei risultati fiscali ai sensi della Raccomandazione 3. Le deduzioni in eccesso che sono soggette a restrizioni nella giurisdizione del pagatore in base alla regola dei pagamenti ibridi trasparenti possono essere riportate ad un altro periodo, conformemente alla regole ordinarie per il trattamento delle perdite fiscali e utilizzate a fronte di redditi a doppia inclusione in quel periodo.
Raccomandazione 3.1 – Neutralizzare i disallineamenti nella misura in cui i pagamenti diano origine a risultati di D/NI
119. La raccomandazione per i pagamenti ibridi trasparenti mira a neutralizzare l’effetto del disallineamento attraverso l’adozione di una regola di collegamento che allinea i risultati fiscali per il pagatore ed il beneficiario. Questa relazione raccomanda che la risposta primaria sia quella di negare al pagatore una deduzione per i pagamenti trasparenti e che la giurisdizione del beneficiario applichi una regola difensiva che richieda che un pagamento trasparente venga incluso nel reddito ordinario nel caso in cui il pagatore si trovi in una giurisdizione che non ha applicato la regola dei pagamenti ibridi trascurati.
120. La regola dei pagamenti ibridi trasparenti non si applica, tuttavia, nella misura in cui la deduzione per il pagamento trasparente è compensabile con il “reddito a doppia inclusione”, che è il reddito che viene considerato come reddito in base ad entrambe le leggi delle giurisdizioni del pagatore e del beneficiario. Per risolvere discrasie temporali nel riconoscimento delle deduzioni per i pagamenti trasparenti e del reddito a doppia inclusione, ogni eventuale deduzione in eccesso (vale a dire le “perdite nette”) di tali pagamenti trasparenti che non possono essere compensati con redditi a doppia inclusione nel periodo corrente, può essere compensata con redditi a doppia inclusione che si presentano in altri periodi in base alle regole ordinarie che permettono il riporto (in avanti o indietro) delle perdite ad altri periodi d’imposta.
Pagamenti deducibili catturati dalla regola
121. Per essere un pagamento trasparente, il pagamento deve essere detraibile in base alle leggi della giurisdizione del pagatore. Il significato di “deducibile” e “deduzione” è identico a quello utilizzato nelle altre raccomandazioni contenute nella relazione e copre generalmente voci di spese correnti quali i pagamenti di servizi, affitti, royalties, interessi e altri importi che possono essere compensati dedotti a fronte del reddito ordinario. Il termine non si riferisce al costo di acquisizione di un’attività patrimoniale o di un importo per svalutazioni o ammortamenti.
122. A differenza della regola degli strumenti finanziari ibridi, che si concentra solo sul trattamento fiscale dello strumento e non sullo status della controparte o sul contesto in cui lo strumento è detenuto, la regola dei pagamenti ibridi trasparenti dovrebbe operare solo nella misura in cui il pagatore ha effettivamente diritto ad una deduzione per un pagamento a norma del diritto locale. Di conseguenza, la regola non si applica nella misura in cui il contribuente sia soggetto a transazioni o regole specifiche che impediscono la deduzione del pagamento (inclusa la regola degli strumenti finanziari ibridi).
123. L’interazione tra le Raccomandazioni 1 e 3 è illustrata nell’Esempio 3.2 dove una SO nella giurisdizione del pagatore prende in prestito denaro dalla società capogruppo. Sia il prestito che il pagamento degli interessi sono fiscalmente irrilevanti in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario. Nell’esempio, la giurisdizione del pagatore applica innanzitutto la regola degli strumenti finanziari ibridi per determinare se gli interessi sul prestito sono deducibili prima che venga effettuata qualsiasi rettifica in base alla regola dei pagamenti ibridi trasparenti.
Nessuna disallineamento nella misura in cui la deduzione non superi il reddito a doppia inclusione
124. Un pagamento deducibile non sarà considerato come origine di un disallineamento nei risultati fiscali se la deduzione non supera il reddito a doppia inclusione. Questo è illustrato nell’Esempio 3.1 allorquando un’entità ibrida (un’entità che è considerata un contribuente separato nella sua giurisdizione di stabilimento, ma come trasparente in base alle leggi della giurisdizione della sua società madre) effettua un pagamento di interessi alla sua società madre non residente fiscalmente irrilevante ai sensi delle leggi della giurisdizione della sua società madre. L’aggiustamento nell’ambito della regola dei pagamenti ibridi trasparenti opera solo nella misura in cui il pagamento degli interessi supera il reddito a doppia inclusione per l’entità ibrida nella giurisdizione del pagatore.
Reddito a doppia inclusione
125. Un elemento di reddito sarà considerato un reddito a doppia inclusione se è incluso nel reddito in base sia alla legge della giurisdizione del pagatore sia alla legge della giurisdizione del beneficiario. Identificare se un elemento deve essere considerato come un reddito a doppia inclusione è innanzitutto una questione giuridica che richiede un confronto tra il trattamento dell’elemento di reddito in base alle leggi della giurisdizione del pagatore e quello in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario. Un elemento dovrebbe essere considerato come reddito a doppia inclusione se è incluso nel reddito secondo le leggi di entrambe le giurisdizioni, anche se ci sono differenze nel modo in cui tali giurisdizioni quantificano tale voce o la tassano temporalmente. Nell’Esempio 6.1, che considera l’applicazione della regola dei pagamenti ibridi deducibili, le giurisdizioni della controllante e della controllata utilizzano diverse regole di quantificazione e di imputazione temporale per il riconoscimento dei redditi e delle spese di un’entità ibrida. In tal caso, entrambe le giurisdizioni applicano le proprie regole di quantificazione e di imputazione temporale per calcolare l’importo del reddito a doppia inclusione e le deduzioni duplicate che si presentano in ciascun periodo a causa delle differenze temporali non influiscono sull’operatività della regola.
126. Il doppio sgravio fiscale, come l’esenzione per il dividendo nazionale concessa dalla giurisdizione del contribuente o un credito d’imposta estero concesso dalla giurisdizione del beneficiario, non dovrebbe impedire che un elemento venga considerato come reddito a doppia inclusione qualora l’effetto di tale sgravio è semplicemente di non sottoporre il reddito ad un ulteriore livello di tassazione in entrambe le giurisdizioni. Così, mentre il pagamento di reddito a doppia inclusione sarà generalmente riconosciuto come reddito ordinario in base alle leggi di entrambe le giurisdizioni, un rendimento azionario dovrebbe ancora essere qualificato come reddito a doppia inclusione se il pagamento è soggetto ad un’esenzione, esclusione, credito o altri tipi di sgravio fiscale nella giurisdizione del pagatore o del beneficiario al fine di eliminare la doppia imposizione economica. Un esempio di questo tipo di reddito a doppia inclusione è riportato nell’Esempio 6.3 per una struttura che produce risultati di DD e nell’Esempio 7.1 per quanto riguarda la regola del pagatore doppio residente. Nell’Esempio 6.3 le spese di un’entità ibrida sono finanziate da un dividendo infragruppo che è esente da imposte nella giurisdizione in cui il dividendo è ricevuto ma è incluso come reddito in base alle leggi della giurisdizione della sua società madre. Permettere all’entità ibrida una deduzione a fronte di questo tipo di rendimento esente o escluso preserva i risultati di politica fiscale previsti in entrambe le giurisdizioni e, di conseguenza, il dividendo dovrebbe essere considerato come un reddito a doppia inclusione ai fini della regola dei pagamenti ibridi trasparenti anche quando tale dividendo consente il diritto ad un credito d’imposta estero nella giurisdizione del beneficiario. Tale divieto di doppia imposizione può dar luogo a preoccupazioni di politica fiscale, tuttavia, se abbia l’effetto di generare un maggiore sgravio fiscale che possa essere utilizzato per ridurre o compensare l’imposta su reddito non a doppia inclusione. Nel determinare se trattare un elemento di reddito, che beneficia di uno sgravio dalla doppia imposizione, come reddito a doppia inclusione, i paesi dovrebbero cercare di trovare un equilibrio tra regole che minimizzino i costi di conformità, preservando l’effetto previsto di tale sgravio dalla doppia imposizione ed impedendo ai contribuenti di creare strutture che minino l’integrità delle regole.
127. Un’amministrazione fiscale può considerare il reddito netto di una CFC attribuito all’azionista di tale società in base ad un regime CFC o ad altro regime di inclusione come reddito a doppia inclusione se il contribuente può dimostrare all’amministrazione fiscale che l’effetto del regime CFC è quello di portare tale reddito a tassazione all’aliquota marginale piena secondo le leggi di entrambe le giurisdizioni. L’Esempio 6.4 descrive un calcolo semplificato per illustrare come i redditi attribuiti in un regime CFC possano essere presi in considerazione nella determinazione dell’importo del reddito a doppia inclusione nell’ambito di una struttura ibrida.
Risposta primaria e regola difensiva
128. Se un pagamento dà origine ad un esito di D/NI, la giurisdizione del pagatore dovrebbe applicare la risposta raccomandata e negare la deduzione per il pagamento nella misura in cui la deduzione supera il reddito a doppia inclusione. La regola difensiva è l’immagine speculare della raccomandazione primaria in quanto la giurisdizione del beneficiario riconosce lo stesso importo a titolo di reddito ordinario. Il funzionamento delle regole primarie e secondarie è descritto in dettaglio nell’Esempio 3.2.
Trasferire le deduzioni ad un altro periodo
129. Poiché le regole sui disallineamenti da ibridi non sono generalmente intese a influenzare o ad essere influenzate da differenze temporali, la regola dei pagamenti ibridi trasparenti contiene un meccanismo che consente alla giurisdizione del pagatore di riportare in avanti (o indietro se consentito dalla legge locale) un eccesso di deduzione da ibridi ad un periodo in cui possa essere compensato a fronte di un reddito a doppia inclusione. La Raccomandazione prevede che a queste deduzioni si applichino le normali regole domestiche che disciplinano l’utilizzo delle perdite. L’Esempio 6.1 illustra un esempio del funzionamento del trasferimento di deduzioni in eccesso.
Soluzioni di implementazione basate sulle regole nazionali esistenti
130. La regola dei pagamenti ibridi trasparenti limita l’importo complessivo delle deduzioni da ibridi che possono essere dedotte alla somma aggregata dei redditi a doppia inclusione. In linea di principio, la Raccomandazione 3 prevede che il contribuente identifichi singolarmente gli elementi di reddito sulla base delle leggi di entrambe le giurisdizioni e determini quali di essi hanno dato luogo a redditi a doppia inclusione. Nei casi in cui il contribuente abbia effettuato un gran numero di operazioni, questo approccio potrebbe comportare un notevole onere di conformità per i contribuenti. Per facilitare l’implementazione e ridurre al minimo i costi di conformità, le amministrazioni fiscali potrebbero prendere in considerazione delle soluzioni di implementazione più semplici. Queste soluzioni devono essere progettate per produrre risultati sostanzialmente simili a quelli descritti nel presente capitolo evitando inutili complessità.
131. Nel caso di un tipo di struttura coperta dalla Raccomandazione 3 si verificherà, in genere, che la contabilità che illustra i redditi e le spese del contribuente sarà stata preparata in base alle leggi di entrambe le giurisdizioni. Questa contabilità sarà generalmente preparata secondo la legislazione locale utilizzando concetti fiscali domestici. Le amministrazioni fiscali dovrebbero utilizzare queste fonti di informazione e calcoli fiscali esistenti come punto di partenza per identificare il reddito a doppia inclusione. Ad esempio, l’Esempio 3.2 prevede che la giurisdizione del pagatore potrebbe vietare ad un’entità ibrida di trasferire il beneficio di una perdita netta ad un altro membro del gruppo nella misura in cui l’entità ha effettuato pagamenti deducibili che sono fiscalmente irrilevanti in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario e potrebbe introdurre altre specifiche regole per singole transazioni che impediscano all’entità di aderire ad accordi che producano redditi non a doppia inclusione in capo all’entità ibrida al fine di compensare perdite non utilizzate. L’Esempio 3.2 suggerisce, inoltre, che la giurisdizione del beneficiario possa utilizzare la contabilità preparata dal pagatore ibrido come punto di partenza e (dopo aver effettuato rettifiche specifiche alla transazione per determinare l’importo del reddito a doppia inclusione derivante dal pagatore ibrido) richieda al beneficiario di riconoscere, come reddito ordinario in ciascun periodo contabile, l’importo di eventuali pagamenti infragruppo deducibili nella misura in cui tali pagamenti generino una perdita netta in base alle leggi della giurisdizione del pagatore.
Raccomandazione 3.2 – La regola si applica solo ai pagamenti trasparenti effettuati da un pagatore ibrido
132. La regola dei pagamenti ibridi trasparenti si applica quando la ragione per cui il pagamento deducibile non è riconosciuto dal beneficiario è dovuta al modo in cui il pagatore è considerato in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario. La Raccomandazione 3 limita l’ambito della regola ai pagamenti trasparenti effettuati da un pagatore ibrido.
Pagamento trasparente
133. Un pagamento trasparente è un pagamento che non è considerato tale in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario o che è altrimenti trascurato come ricevuto ai fini fiscali. L’Esempio 3.1 e l’Esempio 3.2 forniscono esempi di pagamenti trasparenti. Nell’Esempio 3.1 il pagamento è effettuato da un’entità ibrida che è trasparente in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario, in modo tale che un pagamento deducibile effettuato dall’entità ibrida al proprio proprietario sia altrimenti trasparente ai fini fiscali e non dà origine a reddito una volta ricevuto dal beneficiario. Nell’Esempio 3.2 il pagamento è effettuato nell’ambito di un regime di consolidamento fiscale che considera tutte le transazioni e i pagamenti tra i membri del gruppo consolidato come irrilevanti ai fini fiscali.
Pagatore ibrido
134. La persona che effettua un pagamento sarà considerata un pagatore ibrido nei casi in cui il trattamento fiscale del pagatore, in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario, comporti che il pagamento venga trascurato ai fini fiscali una volta ricevuto dal beneficiario. I tipi di accordi che trasformano un’entità in un pagatore ibrido in base alla Raccomandazione 3, lo faranno anche ai fini della Raccomandazione 6, che si applica ai risultati di DD mediante l’utilizzo di entità ibride.
Raccomandazione 3.3 – La regola si applica solo ai pagamenti che comportano un disallineamento da ibridi
135. Una deduzione per un pagamento trasparente effettuato da un pagatore ibrido comporterà problemi fiscali quando le leggi della giurisdizione del pagatore permettono che tale deduzione venga compensata a fronte di un importo inferiore al reddito a doppia inclusione. Di conseguenza, la Raccomandazione 3.3 limita l’applicazione della regola dei pagamenti ibridi trasparenti nei casi in cui la deduzione può essere compensata a fronte del reddito a doppia inclusione.
136. Esistono diverse tecniche che un contribuente può utilizzare nella giurisdizione del pagatore per creare una doppia deduzione a fronte di un reddito non a doppia inclusione. Il meccanismo più comune utilizzato per compensare una deduzione a fronte di un reddito non a doppia inclusione sarà l’utilizzo di un regime di consolidamento fiscale o di gruppo che consente al pagatore di beneficiare di una deduzione a fronte del reddito di un’altra entità all’interno dello stesso gruppo. Un esempio di questa tecnica è riportato nell’Esempio 3.2. Altre tecniche includono la realizzazione di un investimento attraverso un ibrido inverso (un’entità che viene considerata come trasparente solo in base alle leggi della giurisdizione del pagatore) in modo che il reddito risultante sia contabilizzato solo in base alle leggi della giurisdizione del pagatore. Un esempio di tale struttura è riportato nell’Esempio 6.1. In alternativa, come spiegato più in dettaglio nell’Esempio 3.1, il contribuente può aderire ad uno strumento finanziario o ad un altro accordo in cui i pagamenti siano inclusi solo nel reddito della giurisdizione del pagatore. Reddito non a doppia inclusione possono anche essere compensati tramite operazioni straordinarie di aggregazione (fusioni).
137. Indipendentemente dal meccanismo utilizzato per ottenere la compensazione, se l’effetto della struttura è quello di creare l’opportunità di una deduzione con un pagamento trasparente da compensare a fronte di un reddito che non sarà considerato come reddito ordinario in base alle leggi della giurisdizione del beneficiario, questo sarà sufficiente per portare il pagamento nell’ambito della regola dei pagamenti ibridi trasparenti.
Raccomandazione 3.4 – Ambito di applicazione della regola
138. La Raccomandazione 3.4 limita l’ambito di applicazione della regola ad accordi strutturati e disallineamenti che si verificano all’interno di un gruppo di controllo. Si vedano le Raccomandazioni 10 e 11 in merito alla definizione di accordo strutturato e gruppo di controllo.